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Nuovi Modelli

Audi Q6 e-tron
Debuttano gli interni: display curvo e schermo per il passeggero - VIDEO

Lo striptease a puntate dell’Audi Q6 e-tron prosegue a Monaco. È qui che la Casa di Ingolstadt svela per la prima volta gli interni della sua nuova Suv elettrica, ancora coperti quando, settimane fa, abbiamo potuto guidare in anteprima questo nuovo modello. Il quale, oltretutto, è la prima Audi costruita sulla piattaforma Ppe (Premium Platform Electric), sviluppata insieme con i "cugini" della Porsche e dotata di un’architettura software inedita, elaborata dalla Cariad, società del gruppo Volkswagen: premesse tecniche i cui risvolti interessano vari aspetti, dall’interfaccia uomo-auto all’infotainment, passando per la connettività, l’organizzazione degli spazi e, ovviamente, il design. Per tutti questi motivi, l’abitacolo della Q6 e-tron assume una certa rilevanza e, nel suo piccolo, segna una svolta per il marchio dei Quattro anelli, ispirandosi al principio "umanocentrico" delle concept della famiglia Sphere, concepite partendo dalla cellula interna per poi arrivare agli esterni. Quando vedremo la Q6 e-tron nella sua interezza? Sicuramente entro la fine dell’anno, si mormora tra novembre e dicembre, mentre il debutto sul mercato è previsto nella prima metà del 2024. E adesso vediamo, punto per punto, quali sono i punti forti degli interni di questa Bev.   

IN BREVE

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Design

Partiamo dal ponte di comando della Q6 e-tron, che ha un taglio avvolgente, sottolineato da quello che in Audi chiamano Softwrap, cioè quella linea tracciata da soffici rivestimenti che va da un pannello all’altro delle porte fino alla console, attraverso l'intera plancia nella fascia centrale. Attorno al pilota, le superfici morbide hanno lo scopo di enfatizzare il confort, mentre nelle zone più "operative" la Casa ha puntato su superfici piano black, anche per rendere i comandi più chiari e visibili. Comandi che, nonostante la crescente digitalizzazione dell’abitacolo, continuano a essere presenti e piuttosto diffusi. Sulla maniglia della porta lato guida, poi, un pannello nero che concentra i pulsanti per regolare gli specchietti, quelli dedicati alle funzioni dei sedili, alle luci e alla visibilità; questa sorta di plancetta secondaria ha permesso di rinunciare ai controlli solitamente posizionati alla sinistra della plancia, tra volante e portiera, dove stavolta trova posto un cassettino per riporre piccoli oggetti. Il volante (a due o tre razze a seconda dell’allestimento, più o meno sportivo) ricalca lo stampo di quello della Q4 e-tron, mentre le bocchette di ventilazione sono più sottili e seguono l’andamento sempre più orizzontale della plancia, dettato soprattutto dal nuovo infotainment (che approfondiamo nel prossimo paragrafo). L’abitacolo della Q6 e-tron rilancia poi il tema della sostenibilità e dell’economia circolare, proponendo a fianco di soluzioni classiche (legno e alluminio spazzolato per le finiture, pelle Nappa o microfibra per i rivestimenti) nuovi materiali riciclati e riciclabili. I tappetini sono realizzati in Econyl, prodotto riciclando vecchie reti da pesca, tappeti e rifiuti industriali.

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Infotainment

Digital stage, “palcoscenico digitale”: così l’Audi chiama la sua nuova plancia, dove l’infotainment si staglia – non più integrato alla scocca del cruscotto – come in un proscenio. Si tratta, ora, di un pannello curvo con tecnologia Oled, che nella medesima struttura include, affiancati, lo schermo del Virtual Cockpit (da 12 pollici) e quello centrale (da 14,5’’), con alla base una barra dedicata ai comandi del clima. Incorniciati in una struttura dalla sagoma che richiama quella del single frame tipico della calandra Audi, entrambi i monitor guadagnano una posizione leggermente rialzata e sfoggiano grafiche familiari agli affezionati del marchio. Il sistema sfrutta un’architettura software di nuova progettazione: avendolo visionato in anteprima in versione demo, su un prototipo della vettura, stavolta non è stato possibile interagirvi per testarne la fluidità ed esplorarne le logiche, ma l’esemplare esposto al Salone sarà funzionante. L’anima è Android Automotive e consente di integrare la maggior parte delle funzioni che usiamo più frequentemente. Il riconoscimento vocale si è evoluto, dispone di un avatar e risponde al comando "Hey Audi" (ma anche all’input di app e comandi fisici) e le istruzioni impartite vengono visualizzate anche sullo schermo, per avere un riscontro immediato della corretta comprensione da parte del sistema. La grande novità è però lo schermo del passeggero, da 10,9’’, integrato nella plancia, la cui missione principale è ovviamente quella di intrattenere il secondo occupante anteriore, che può guardare video in streaming anche in marcia (in questo caso si attiva una funzione privacy, simile a quella degli smartphone, che impedisce al pilota di visualizzare le immagini sullo schermo, e quindi di distrarsi). Non solo: il display permette al passeggero di interagire con l’infotainment, pianificare la navigazione e gestire applicazioni per assistere chi sta alla guida. Mentre il pannello curvo è una dotazione di serie, il terzo schermo è un optional, così come l’head-up display. Il quale, rispetto a quanto visto sulla Q4 e-tron, riceve miglioramenti di fino e proietta le informazioni sul parabrezza in un rettangolo virtuale da 88 pollici di diagonale.

Abitabilità

Come detto, l’Audi Q6 e-tron nasce su una nuova piattaforma, espressamente sviluppata per la propulsione elettrica, le cui caratteristiche si riflettono anche sulla gestione degli spazi interni. Non avendo ancora a disposizione i dati sulle misure di questa nuova Suv , non è possibile quantificare tutto ciò con numeri, ma sarà soprattutto il passo a fare la differenza. Seduti in seconda fila, lo spazio per le gambe non manca e l’assenza del tunnel centrale, senza dubbio, facilita lo spostamento tra le sedute posteriori, rendendo il posto in mezzo più sfruttabile. Tuttavia, non si ha l’impressione di giacere in una piazza d’armi. E considerato che l’auto dovrebbe essere lunga poco meno di 4,8 metri, non impressionano i dati del bagagliaio. Ben sfruttabile e dotato di doppio fondo, il vano dichiara una capienza da 526 a 1.529 litri (con sedili abbattuti). Valori, insomma, in linea con l’attuale Q5, che però è più corta (4,68 metri) e non ha il "frunk"; presente, invece, sotto il cofano della "Sei" e capace di stivare, con i suoi 64 litri, i cavi di ricarica oppure una piccola borsa.

Audi Q6 e-tron

luci e audio

Agli estremi del cruscotto corre una linea luminosa (optional) che non ha soltanto una ragione estetica. Si chiama Interaction Light e ha un valore anche funzionale: segnala, per esempio, gli indicatori di direzione inseriti, illuminandosi solo nella porzione agli angoli, vicino ai montanti; ma serve anche a indicare, mentre l'auto è collegata a una colonnina, lo stato di avanzamento della ricarica. Questa luce interagisce anche quando si utilizza l’assistente vocale o si entra nell’auto. Dal punto di vista dell’audio, lo stereo opzionale Bang&Olufsen Premium permette di integrare nei poggiatesta di ciascun sedile anteriore due speaker, che in futuro permetteranno di creare delle zone d’ascolto "private": anche questo è uno spunto che la Q6 e-tron raccoglie dalla famiglia di concept Sphere.

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