Servizi
How to
Fleet&Business
FORUM
seguici con
NEWS
seguici con
LISTINO
seguici con
USATO
seguici con
How to
seguici con
Fleet&Business
seguici con
Nuovi Modelli

Tesla Model 2
Una "Cybercar" a elevata automazione: ecco come sarà l'elettrica pop

SFOGLIA LA GALLERY

Per capire come sarà la Tesla Model 2, leggete l’ultima biografia su Elon Musk, uscita oggi - martedì 12 settembre - e firmata da Walter Isaacson, che in passato ha già raccontato la vita di Steve Jobs, fondatore della Apple, in un fortunato libro. Lo scrittore e giornalista americano, in alcune pagine del suo volume, ricostruisce il controverso processo decisionale che ha portato al disco verde per la "Tesla pop", sin qui chiamata ufficiosamente Model 2: un modello dal prezzo d’attacco molto competitivo, si diceva addirittura 25 mila dollari, destinato ad elevare esponenzialmente i volumi produttivi - e quindi la presenza nel mercato - dell’azienda con sede ad Austin. Un’auto che, però, non avrà una carrozzeria da piccola Model 3, come sin qui si era ipotizzato, bensì un look futuristico in stile Cybertruck, almeno secondo quanto riportato dall’ultimo biografo di Musk, che negli ultimi mesi lo ha seguito da molto vicino, riunioni di lavoro comprese.

Il Musk pensiero (opposto). A riportare alcuni estratti sono stati i media americani, già prima dell’uscita in libreria del testo. Da cui si apprende, tra l’altro, che l’ex co-fondatore di Paypal si sarebbe a lungo opposto al progetto della cosiddetta Model 2, e che solo di recente si sarebbe convinto a dare il proprio benestare. Le ragioni? Musk avrebbe ritenuto "non necessario" un modello più accessibile nell’ottica di introdurre, nel giro di poco tempo, un’auto completamente autonoma - da sempre nelle mire dell’imprenditore di origini sudafricane - pronta a operare da robotaxi. Poi, da quanto si apprende, alcuni manager della Casa americana lo avrebbero spinto a cambiare idea. Persuadendolo, innanzitutto, del fatto che l’approvazione dei veicoli autonomi su strada richiederà ancora molto tempo: sia negli Stati Uniti che, soprattutto, in Paesi come l’Europa.

Chiamatela "Cybercar". Ma la chiave di volta è stata un’altra. Franz von Holzhausen, capo del design della Tesla, ha continuato a lavorare al progetto dell’elettrica pop, facendo sì che potesse diventare anche la base per un veicolo autonomo. Così, nel febbraio scorso, ha mostrato a Musk una doppia versione di questa Bev, declinata sia come passenger car, sia come robotaxi: entrambi i mezzi erano disegnati "con un’aria futuristica da Cybertruck", scrive Isaacson. Entusiasta della proposta, Musk a quel punto avrebbe dato l’ok per costruire, partendo da una piattaforma di nuova generazione - della quale si è iniziato a parlare nell’Investor Day del marzo scorso -, due nuovi veicoli, i cui primi esemplari verranno assemblati nello stabilimento di Austin. I tempi per il debutto sul mercato della Model 2 – ma forse sarebbe già il caso di dire "Cybercar"? – sono ancora indefiniti, ma verosimilmente collocabili intorno alla metà del decennio. Quelli del robotaxi, invece, resta una vera e propria scommessa.   

COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO

ultimo commento
ultimo intervento

Tesla Model 2 - Una "Cybercar" a elevata automazione: ecco come sarà l'elettrica pop

Siamo spiacenti ma questo utente non è più abilitato all'invio di commenti.
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it