"It's over", è finita. Con queste parole Frank Weber, membro del board della BMW, ci ha confermato che nel futuro della Casa bavarese ci saranno solo auto con trasmissione automatica. L'addio al pedale della frizione, e alla tanto amata leva del cambio, è dovuto a motivi economici, ma non solo. Ormai i clienti prediligono vetture automatiche, relegando i manuali a delle nicchie con volumi che, a livello di investimenti, non ne giustificano lo sviluppo. A questo si aggiungono problemi legati all'operatività degli Adas, il cui funzionamento è largamente limitato da una trasmissione non gestita a livello elettronico.
Volumi sempre più piccoli. Quella che fino a ora era una semplice indiscrezione - che tra conferme e smentite circola ormai da un po' di tempo - è diventata una notizia vera e propria. Con la conferma del manager tedesco, si chiude un'era fatta di vetture a tre pedali che hanno fatto emozionare gli appassionati, ma che spesso non venivano scelte da chi le auto le compra per davvero. "Prendete l'M5, per esempio - ci ha spiegato Weber ricollegandosi a una domanda di Quattrouote relativa al successo della M3 Touring, che ha venduto il triplo di quanto preventivato, portando il reparto M a pensare anche a una nuova generazione della M5 wagon -: abbiamo clienti che percorrono 25-30 mila chilometri l'anno e non vogliono stare nel traffico a cambiare marcia". Nemmeno per modelli di nicchia come quelli del reparto M ci sarà dunque spazio per delle versioni con cambio manuale. Questo nonostante in alcuni mercati sia ancora richiesto: un esempio paradossale è quello americano, storicamente legato agli automatici, dove i clienti hanno chiesto a gran voce delle versioni con pedale della frizione, con la BMW che li ha accontentati con la nuova Z4 manuale: "Esistono prodotti divertenti, ma siamo onesti, i volumi sono sempre più piccoli. E così non ha più senso svilupparli". "Se volete una M manuale, dovete comprarla ora", ha concluso Weber.
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