Da quando domina i raid africani, Mitsubishi è sinonimo di fuoristrada senza compromessi. L'ultima nata "Outlander", invece, pur facendo tesoro del patrimonio tecnologico della Casa nel settore off-road, non ha l'ambizione di seguire le sorelle più dotate su terreni accidentati. Priva di marce ridotte e con una coppia motrice insufficiente per affrontare grandi pendenze, la vettura, anche a causa della moderata escursione delle sospensioni, predilige i fuori strada leggeri, ma affronta l'asfalto senza i complessi dei veicoli a baricentro alto.
La "Outlander" se la cava bene anche nel traffico cittadino, dove può contare su uno sterzo leggerissimo, all'americana, e su un cambio particolarmente docile. il generoso due litri a benzina non ha pretese sportive (sviluppa 100 kW-136 CV), ma è vivace quanto basta per non sfigurare nel confronto con la concorrenza. Apprezzabile la progressione in ripresa, pur se penalizzata da una sorta di rilassamento ai medi regimi.

La sorpresa arriva dai consumi. Considerata la "stazza" (1610 chili), la superficie frontale e la trazione integrale permanente ? molto dispendiosa dal punto di vista energetico ? la vettura "beve" moderatamente in autostrada, ed è particolarmente sobria in città e sui percorsi extraurbani.
Buono il livello di confort garantito dalle sospensioni, dagli accoglienti sedili e dall'efficace climatizzatore automatico. Un appunto va invece mosso alla plancia, ben concepita, ma poco appagante dal punto di vista estetico. In compenso, l'equipaggiamento di serie, che esclude solo la vernice metallizzata, non ha bisogno di integrazioni ed è più che adeguato al prezzo di 25.101 euro.