Da qualche mese, la seconda generazione della Suzuki "Ignis" può contare anche sul nuovissimo turbodiesel "milletre" di origine Fiat: lo stesso motore con tecnologia common rail che abbiamo già apprezzato su Lancia "Ypsilon" e Fiat "Punto". Un quattro cilindri a sedici valvole tecnicamente all'avanguardia, molto disponibile un po' a tutti i regimi e piuttosto parsimonioso: nell'uso comune, le medie più frequenti si aggirano attorno ai 17 km/litro.

Con questo piccolo gioiello sotto il cofano, la multispazio giapponese diventa ancora più interessante, soprattutto se si considera che rispetto alla precedente edizione si è allungata di una spanna abbondante. L'aumento delle dimensioni esterne ha privilegiato soprattutto la capacità di carico del bagagliaio, che passa da 180 a 275 litri, mentre non ha avuto effetti significativi sull'abitabilità (il passo è rimasto inalterato). La vettura è molto gradevole da guidare, soprattutto agile nel traffico cittadino.

Durante i nostri test, però, ha lamentato un pericoloso comportamento nelle frenate ad alta velocità (visibile nella seconda foto della galleria d'immagini): il distacco da terra delle ruote posteriori, con ovvi riflessi sulla sicurezza. Ne ha preso atto anche il costruttore nipponico, che sta già intervenendo in produzione per apportare le necessarie modifiche.