Partiamo dai montanti, poco ingombranti, quasi verticali e per certi versi simili a quelli di una Mini: tutto il contrario della New Beetle, che tentava di ricreare lo spirito del modello simbolo della Volkswagen con soli tre archi di cerchio perfetti. Il nuovo Maggiolino si può spiegare così: recuperare la personalità del suo "progenitore" correggendo i difetti dell?ultima versione, e aggiungendo una bella macinata di pepe. Almeno sulla 2.0 TSI, sportivetta da 200 CV, capace di rifilare sulla nostra pista due decimi alla quasi gemella Golf GTI.

Caratteristiche. Il Maggiolino s?è allungato di 15 centimetri e sfoggia un profilo decisamente più sportivo. Lo sbalzo posteriore è cresciuto di ben dieci centimetri e la curvatura di tutta la parte posteriore sa molto più di vecchio Maggiolino, spoiler a parte. Fatta eccezione per la visibilità posteriore, per il resto il Maggiolino "sta addosso" che è un piacere: dalla seduta bassa, con tutte le regolazioni manuali molto precise, alla plancia completa e sportiveggiante, con cornici cromate e dettagli molto curati. Al centro del cruscotto c?è sempre il grande tachimetro, ora affiancato da contagiri e livello serbatoio e al suo interno il display del computer di bordo. Con un passo di 2,54 metri (contro i 2,52 di prima), lo spazio a bordo è pressoché lo stesso, ma è sfruttato in modo diverso. Il lunotto arretrato, da una parte, e il divano un pochino più vicino ai sedili anteriori offrono un buon compromesso per due adulti di statura media, che mantengono le gambe un po? rannicchiate, ma in compenso la testa alta. E sollevando il portellone si scopre che adesso il bagagliaio adesso c?è: coi suoi 302 litri di capienza, può addirittura caricare le valigie di quattro persone.

Come va. Va forte, questo Maggiolino. Come una Golf GTI, né più né meno. Nello 0-100 prende due decimi, ma con sette secondi netti c?è davvero da stupirsi (tanto più che il dato dichiarato è di 7,5 secondi). Il motore sa diventare rabbioso, ben accompagnato dal cambio Dsg in "S". In "Drive", invece, tende a impigrirsi, girando al minimo dei giri consentiti con le cambiate un po' lente quando si affonda sull?acceleratore: i paddle al volante avrebbero risolto ogni problema: un optional raccomandabile da 110 euro. Con un duemila turbo da 200 CV, una media leggermente sotto i 10 km con un litro non deve stupire. Il Maggiolino beve un po? più della Golf GTI, a causa dell?aerodinamica e se la cava con qualche difficoltà soprattutto in città, dove abbiamo registrato una media di 8,2 km/litro. Guidando normalmente per un centinaio di chilometri tra superstrada e provinciali, il computer di bordo ha registrato una media di 12,5 km/litro. Non male, insomma, anche se ai grandi viaggiatori si consigliano i TDI di 1.6 e 2.0 litri.

Su strada Questo Maggiolino dimostra di avere un ottimo assetto, sterzo pronto e diretto, seppur con poco carico al volante, e un controllo elettronico molto ben tarato, che interviene puntualmente nel controllare l'alleggerimento del retrotreno nei cambi di direzione al limite. Facile nelle reazioni, comunque, anche per piloti inesperti, e non è male neppure alla voce "confort". L?assorbimento delle sospensioni si dimostra del tutto soddisfacente davanti e discreto dietro. Come al solito, gradini e tombini sono i nemici peggiori per i passeggeri in seconda fila, ma i colpi arrivano abbastanza attutiti. L?abitacolo, infine, risulta un po? rumoroso in accelerazione e alle andature autostradali, ma c?è poco da lamentarsi: questo 2.0 TSI ha una voce per niente sgradevole.