Completa la famiglia delle crossover della Casa molisana, ponendosi un poco sotto la dr5. Piuttosto compatta e con un look moderno, è dotata di una strumentazione analogica, classica e ben leggibile. Le finiture sono di buon livello e la plancia è rifinita con una certa cura, anche se alcune plastiche sono economiche. Dentro il cofano cela un 1.600 a benzina, proposto anche nelle versioni doppia alimentazione (Gpl e metano), sostanzialmente lo stesso della sorella maggiore.
Come va: sicuramente più agile della dr 5, per altro già abbastanza maneggevole, ha un assetto morbido, che consente di assorbire abbastanza bene le sconnessioni. Il rollio abbondante limita un po' le sue qualità dinamiche, ma la sicurezza è garantita dall'Esp. Sull'asciutto gli spazi d'arresto sono contenuti, anche se l'impianto tende ad affaticarsi con una certa facilità, mentre si allungano su fondi ad aderenza differenziata.
Pregi: ottima l'abitabiltà: dietro ci si sta tranquillamente anche in tre.
Difetti: lo sterzo è poco preciso e si indurisce sotto sforzo e nelle controrotazioni, rendendo più difficile il controllo nelle situazioni d'emergenza.