Invariata nelle dimensioni, la nuova Dacia Duster si è affinata nello stile, con una linea più moderna e una carrozzeria dalle forme più muscolose, rimanendo però un’auto di sostanza, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. L’abitacolo è più attento alla praticità e alla robustezza che alla presenza di materiali morbidi: le plastiche sono rigide ma facilmente lavabili, e gli assemblaggi sono ben realizzati. La seduta è alta da terra, e pur con una regolazione poco precisa è comoda e adatta a guidatori di tutte le taglie. Cresce la dotazione tecnologica di bordo, con un display a sbalzo da 10” del sistema multimediale e dal cruscotto digitale da 7 pollici. In continuità con il passato anche la buona abitabilità, con tanto spazio per le gambe e sopra la testa, anche per chi siede dietro. Perde qualche litro il baule, che mette a disposizione 407 litri reali (misurati dal Centro prove), che scendono a 334 per le versioni a trazione integrale.

Come va. Oltre che nell’apprezzata variante bifuel a Gpl, la Dacia Duster è disponibile in versione mild hybrid a benzina da 131 CV, oppure con il full hybrid di derivazione Renault da 141 CV. Quest’ultimo consente percorrenze di tutto rispetto, specialmente in città, dove si viaggia per buona parte del tempo a corrente: sono 27,5 i chilometri percorsi con un litro di benzina, contro i 13,5 della versione mild hybrid a trazione integrale. In media, la full hybrid fa i 18,5 km/l, mentre la Tce si attesta sui 14,2 km/l. Migliorano per tutte le versioni le qualità dinamiche, a partire dallo sterzo più preciso; buono anche il confort delle sospensioni, che digeriscono piuttosto bene le asperità senza che l’auto soffra di un beccheggio eccessivo. Non eccezionale la tenuta di strada, e anche nelle manovre d’emergenza l’Esp tende a intervenire con decisione, a volte togliendo direzionalità all'avantreno. La dotazione di sicurezza comprende adesso gli Adas obbligatori per legge, e che mancavano nel modello precedente; ancora assenti sistemi come il cruise control adattivo o il centraggio nella corsia.