Come va: con un'indole votata per lo più al confort, riesce comunque a essere piuttosto agile, almeno entro certi limiti, dove poi emerge un marcato sottosterzo. La stabilità è notevole, con il retrotreno ben piantato. Lo sterzo è ben calibrato nella maggior parte delle situazioni: preciso, progressivo e confortevole anche in autostrada, grazie a un regolare vuoto al centro, ma difetta un po' nel feedback. Per quanto riguarda il confort, infine, l'abitacolo è ben curato in termini d'isolamento, con i fruscii aerodinamici percepibili soltanto ad andature elevate e il propulsore che filtra poco in cabina. Buono l'assorbimento delle sospensioni, anche se al posteriore è un po' rigida.
Pregi: tutti gli allestimenti della DS 3 Crossback mettono sul piatto rivestimenti di pregio, difficili da trovare in questa categoria. Il tre cilindri, già apprezzato in altre varianti, in questa veste più potente è molto godibile.
Difetti: le superfici vetrate ridotte creano qualche limite sulla visuale laterale posteriore; e anche il montante anteriore sinistro è ingombrante. Il bagagliaio, oltre alla capacità ridotta, è dotato di un'apertura manuale sopra il portatarga un po' scomoda, così come l'evidente gradino fra pianale e battivaligia.