Come va. L'impostazione skateboard (con batterie e motori fra gli assi), lo schema delle sospensioni e il posizionamento degli inverter sono invece in sostanza gli stessi della Model 3 (solo l'altezza minima da terra e passata da 140 a 167 millimetri). E il packaging più efficace per mettere a bordo 75 kWh di energia e quel che serve per ricaricare fino a una potenza di 200 kW attraverso la rete dei Supercharger, al momento la più estesa del mondo (in Italia se ne contano 33) e a uso esclusivo dei proprietari di Tesla. L'aumento di peso di circa 130 kg e il diverso corpo vettura, con baricentro più alto, rendono la risposta alla guida un po' meno pronta e affilata rispetto alla Model 3. Per un'auto pensata per un uso familiare, però, questo non è un male, perché l'esperienza resta comunque gratificante, con un margine di giusto rollio. Con pneumatici da 19 pollici con spalla da 45, decisamente meno sportive di quelle da 21 pollici previste per la Performance, anche guidando allegramente (e i suoi 462 cavalli di picco lo permettono) non cede di un millimetro e va come sui binari, neutra nell'inserimento in curva e veloce in uscita. Momento nel quale la risposta immediata del motore consiglia tuttavia di dosare con gradualità la pressione sull'acceleratore per non far entrare in funzione i controlli di trazione, specie con asfalto imperfetto o umido. Il peso ovviamente è elevato, come per tutte le elettriche, ma in ogni caso si ferma appena sopra le due tonnellate. In realtà la grandissima coppia a disposizione fa dimenticare tutto quanto e, se si preme a fondo l'acceleratore, la Model Y ti attacca al sedile per quattro secondi buoni, poco più del tempo che ci mette per arrivare a 100 all'ora. Come per la Model 3, si può impostare a piacere la frenata rigenerativa. Per quanto riguarda l'autonomia, il nostro test su strade con pendenze piuttosto forti, ha messo in evidenza consumi di 20- 25 kWh/100 km. I 75 kWh dovrebbero garantire un'autonomia più che sufficiente per un utilizzo anche a grande raggio, sempre sapendo di poter contare sulle ricariche rapide. La stima Wltp parla di 480 chilometri: un po' ottimistica, ma ci sta.
Pregi. Prestazioni, abitabilità, anche posteriore. Touch screen centrale generoso nelle dimensioni e nelle informazioni
Difetti. Nulla cambia nell'interazione fra i servizi di bordo e il guidatore, che gestisce l'auto esclusivamente attraverso un display che richiede parecchio apprendistato: qualche pulsante "fisico" in più avrebbe facilitato l'approccio.