Cinquantasei anni dopo, il desiderio di Alxander Calder è stato esaudito. Lo scultore americano, che nel 1975 realizzò la prima BMW Art Car con una 3.0 CSL, avrebbe infatti voluto averne una identica per sé: la cosiddetta, in gergo, prova d’artista, ossia una copia dell’opera riservata a chi la concepisce. Deceduto poco dopo, Calder non fece in tempo a togliersi questo sfizio. Ma a dare vita alla “prova d’artista”, oggi, ci ha pensato la fondazione a lui intitolata insieme con il reparto Classic della BMW: la vettura verrà svelata all’apertura della mostra “Minimal/Maximal” dedicata ad Alexander Calder alla Neue Nationalgalerie di Berlino.
Dalla Le Mans al museo. Per realizzare questa copia – termine a dire il vero un po’ riduttivo, artisticamente parlando – la Fondazione Calder e il braccio del costruttore bavarese dedicato alle auto storiche hanno svolto approfondite ricerche, interpellando direttamente alcuni personaggi a suo tempo coinvolti nel progetto della prima Art Car di BMW. La cui storia, oltre ad aver dato origine una piccola saga nell’enciclopedia della Casa dell’Elica, è singolare: l’idea di un’opera d’arte nata su un veicolo da corsa fu di Hervé Poulain, ex imprenditore ma anche pilota automobilistico: un mecenate che, oltre a volere fortemente una vettura praticamente unica nel suo genere, utilizzò la 3.0 CSL di Calder per correre la 24 di Le Mans del 1975 insieme con l’americano Sam Posey e Jean Guichet. L’equipaggio finì la gara tra i ritirati, mentre l’Art Car divenne una delle ultime creazioni di Calder prima della sua morte, avvenuta nel 1976 a New York, all’età di 78 anni.
L'aneddoto. “Ho incontrato per la prima volta la BMW Art Car da bambino, all'inaugurazione della retrospettiva su mio nonno al Whitney Museum, nel 1976” ricorda Alexander SC Rower, nipote dell'artista e presidente della Calder Foundation: “Gli ho chiesto del ruggito del suo motore M49, lui sorrise e mi disse che voleva fare un esemplare dell’auto per sé. Morì solo poche settimane dopo. Da allora, ho sognato di realizzare il suo desiderio” spiega Rower. Dopo Berlino, la “prova d’artista” della prima Art Car sarà presentata al The Bridge di Bridgehampton (New York), il 18 settembre 2021, e successivamente verrà prestata dalla Calder Foundation a mostre in tutto il mondo.
Una app per vedere la collezione. Questa 3.0 CSL, come detto, ha dato inizio a una lunga tradizione. Dopo Calder, infatti, hanno partecipato a progetti analoghi firmati BMW artisti del calibro di Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Jeff Koons, solo per citarne alcuni. L’ultimo risale al 2016, la M6 GTLM dell’americano John Baldessari: in totale sono 19, le BMW Art Car realizzate sino ad oggi. Recentemente, tra l’altro, la Casa di Monaco di Baviera ha unito le forze con Acute Art per un progetto che permette di vedere la BMW Art Car Collection in realtà aumentata tramite un’app gratuita (Acute Art), scaricabile da App Store e Google Play.
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