Il memorandum d'intesa per la fusione tra la Fiat Chrysler e il gruppo PSA è previsto arrivi entro la fine dell'anno come da tabella di marcia più volte delineata nelle ultime settimane dopo l'accordo preliminare raggiunto alla fine di ottobre. "Guardando a come stanno lavorando le squadre di FCA e PSA, direi che sono incoraggiato che alla fine dell'anno avremo un accordo vincolante. Da qui a fine anno avremo un Memorandum of Understanding", ha affermato il presidente del costruttore italo-americano, John Elkann, nel corso di un conferenza stampa organizzata prima di un evento della holding Exor.
Nessun intoppo da GM. Dunque, come già trapelato nelle ultime ore, la denuncia della General Motors per presunte tangenti pagate ai sindacalisti dello Uaw non rappresenta un ostacolo per le trattative con i francesi né tantomeno una fonte di preoccupazioni. "La causa verrà trattata nei luoghi adeguati. È priva di fondamento e come tale non ci preoccupa", ha sottolineato Elkann. "Personalmente mi dispiace che si facciano accuse false a una persona che ha fatto tanto come Sergio Marchionne che non è qui per difendersi", ha aggiunto il nipote dell'Avvocato Agnelli facendo riferimento a quanto affermato ieri dalla GM sul ruolo tenuto dallo scomparso amministratore delegato, accusato di essere stato "una figura centrale nella concezione, esecuzione e nella promozione di un'attività fraudolenta".
La lettera di Manley. "Non ci faremo frenare da questa iniziativa", ha rincarato la dose l'amministratore delegato Mike Manley, in una lettera inviata ai dipendenti, sottolineando che la "denuncia rimaneggia un insieme di salaci accuse pubbliche su questioni legali in sospeso a Detroit e, da una prima analisi, al di là di insostenibili speculazioni, non presenta alcuna nuova accusa documentata". Manley, nel ribadire l'intenzione di FCA di difendersi "energicamente", ringrazia i dipendenti "per il lavoro che avete fatto e continuate a fare per creare un'azienda straordinaria" e quindi li invita a mantenere "alto il nostro livello di prestazioni poiché ha chiaramente preoccupato alcuni dei nostri concorrenti".
Exor garantirà stabilità a FCA-PSA. Elkann ha fornito anche rassicurazioni sul ruolo della holding degli Agnelli nel nuovo gruppo. La famiglia torinese, accusata di voler uscire dal settore auto, dovrebbe passare dall'attuale 29% circa del capitale della Fiat Chrysler al 14% del nuovo sodalizio, dove gli altri soci rilevanti con il 6% a testa saranno il governo francese, i cinesi di Dongfeng e gli eredi Peugeot. "Noi ha sottolineato Elkann - abbiamo rafforzato il nostro impegno nel settore dell'auto rispetto a dieci anni fa. Il peso azionario che Exor avrà in FCA-PSA sarà quello di un azionista di riferimento". Non solo. Non è escluso un accordo con la famiglia francese per blindare il controllo del nuovo gruppo sulla falsariga di quanto fatto per la Ferrari con un patto di consultazione con Piero Ferrari. "I rapporti con la famiglia Peugeot sono molto buoni, sia da parte loro sia da parte nostra c'è la volontà di garantire la stabilità ed è un punto di forza che ci siano le due famiglie fondatrici. Come si svilupperà il rapporto è da studiare, ma da parte nostra è sicuro che si darà il massimo dell'incoraggiamento e del sostegno affinché le società possano fare il massimo", ha evidenziato Elkann. "Abbiamo da sempre partecipato come famiglia allo sviluppo dell'automobile e negli anni abbiamo rafforzato il nostro impegno nell'auto" come visto nella fusione tra Fiat e Chrysler e come si vedrà ancora "con quello che diventerà FCA con PSA".
PSA scelta per la sua redditività. Il gruppo transalpino è stato elogiato soprattutto per il rilancio delle sue performance economiche e finanziarie: "hanno fatto un lavoro straordinario. Ora abbiamo due società che hanno raggiunto risultati straordinari", in particolare FCA negli Usa e PSA in Europa. Ed è proprio il Vecchio Continente a rappresentare uno dei fattori alla base della scelta di aprire un tavolo negoziale con i francesi capitanati da Carlos Tavares. "PSA è il gruppo con la più alta profittabilità in Europa" e dunque rappresenta una soluzione anche migliore rispetto alla Renault. Il progetto di fusione con la Casa della Losanga è saltato per gli ostacoli della politica francese ma Elkann non sembra in fin dei conti rammaricato: "con loro la trattativa non è finita male, semplicemente non è proseguita". Di sicuro la fusione tra FCA e PSA "è un'operazione che rafforza l'uno e l'altro".
Le critiche a Vettel e Leclerc. Elkann ha detto la sua anche sull'esito dell'ultimo gran premio di Formula Uno in Brasile e in particolare sullo scontro tra i due piloti della Scuderia Ferrari, Sebastian Vettel e Charles Leclerc. "Quello che è successo domenica non solo mi ha fatto molto arrabbiare, ma ci ha fatto capire che in Ferrari è importante la Ferrari", ha sostenuto nella sua veste di presidente della Casa di Maranello. "Non sono accettabili certi comportamenti dei piloti. Chiunque essi siano e per quanto bravi essi siano, non devono mai dimenticare che l'unico aspetto che conta è che la Ferrari vinca e su questo aspetto Binotto è molto chiaro". Elkann ha parlato di una "stagione positiva" per la Rossa soprattutto se si guarda al numero delle pole position, mai così alto dal 1970. "Purtroppo non siamo riusciti a convertire le pole in vittorie", ha ammesso con rammarico.
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