La Geely potrebbe ampliare la sua presenza in Europa acquisendo una partecipazione azionaria di un'altra Casa inglese, dopo la Lotus e la società produttrice degli storici taxi londinesi. Secondo indiscrezioni del Financial Times, nel mirino della società cinese ora sarebbe finita l'Aston Martin.
In corso la due diligence. La Geely, proprietaria anche della Volvo, avrebbe avuto colloqui con gli attuali azionisti e i dirigenti della Casa di Gaydon per fornire le risorse fresche necessarie a rimetterne in carreggiata i bilanci aziendali. Al momento, i cinesi starebbero conducendo la cosiddetta "due diligence", ossia la verifica dei documenti contabili dell'Aston Martin. Sempre secondo la testata britannica, la Geely potrebbe acquistare una quota del capitale oppure avviare una collaborazione tecnologica con il costruttore britannico, che tra l'altro, per i motori delle proprie vetture, si rifornisce dalla Daimler. Il colosso tedesco è anche azionista con il 5% e, a sua volta, include tra i suoi maggiori soci Li Shufu, presidente e fondatore della stessa Geely.
Diversi gruppi interessati. L'Aston Martin è alle prese ormai da mesi con una difficile situazione finanziaria: oltre alla debolezza delle vendite, sta pagando il gravoso impegno degli investimenti avviati per espandere la gamma e la rete produttiva con la costruzione di un nuovo impianto, in Galles, per la produzione della Suv DBX. La Casa, che da quando è sbarcata sulla Borsa di Londra ha visto le azioni perdere l'80%, ha anche lanciato pochi giorni fa un allarme sugli utili a causa di "difficili condizioni di mercato", che hanno "generato vendite più basse, costi più alti e margini ridotti”. Inoltre sono state ribadite le trattative in corso con "potenziali investitori strategici, che potrebbero o meno implicare un investimento azionario nella società".
L’interesse di Stroll. I negoziati sono stati rivelati per la prima volta all'inizio di dicembre quando sono emerse indiscrezioni su un presunto interesse del miliardario canadese Lawrence Stroll. Secondo il Financial Times, l'attuale proprietario della scuderia di Formula Uno Racing Point sarebbe, al momento, il più vicino a concludere un accordo per investire 200 milioni di sterline e rilevare il 19,9% del capitale. A Stroll potrebbe essere consentito di aumentare ulteriormente la partecipazione acquistando azioni sul mercato oppure dagli attuali soci, tra i quali figurano anche l'Investindustrial del finanziere milanese Andrea Bonomi e alcuni fondi mediorientali. La Geely sarebbe, dunque, solo una delle tante realtà interessate a dare nuova linfa alle finanze aziendali e a scommettere sulle sue prospettive di sviluppo, e al momento non è chiaro quali siano le sue intenzioni nel caso venga superata da Stroll.
Il ruolo della Daimler. Tra l'altro, la società cinese potrebbe anche dover affrontare l'ostacolo della Daimler, che ha il diritto di porre un veto su qualsiasi nuovo investitore proveniente dal mondo automobilistico. Visti i legami azionari e industriali, si tratta comunque di un ostacolo non complesso da superare. Anche Stroll potrebbe contare sui buoni uffici dei tedeschi grazie alle relazioni intessute nel mondo della Formula Uno: la Racing Point utilizza motori Mercedes per le sue monoposto. In attesa di conferme, per ora non pervenute, l'Aston Martin deve comunque trovare nuove risorse per portare avanti strategie incentrate soprattutto su un auspicato successo della DBX. La Suv ha già registrato 1.800 ordini ma entrerà in produzione solo nella seconda metà dell'anno. Per superare l'attuale momento di tensione finanziaria, il management punta a raccogliere fondi tramite il collocamento di prestiti obbligazionari ad alto rendimento (high yield) per 100 milioni di dollari dopo quelli da 150 milioni emessi a settembre.
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