La BMW ha intenzione di superare la Tesla sul mercato statunitense delle auto elettriche grazie all’offensiva di prodotto lanciata negli ultimi mesi. L’obiettivo, stando a quanto dichiarato dal direttore commerciale della Casa dell’Elica, Pieter Nota, è porre fine al predominio dei californiani con il lancio di diverse vetture in grado di soddisfare le aspettative della clientela, tra cui le recenti i4 e iX, e di raggiungere l’obiettivo globale delle 200 mila auto a batteria fissato per quest’anno: il doppio rispetto al consuntivo del 2021. “L'attenzione sarà posta su un aumento molto forte e veloce dei veicoli elettrici", ha spiegato Nota, durante una conferenza stampa al Salone di New York, aggiungendo che la Tesla ha beneficiato di “un punto di forza unico per diverso tempo, ma ora" la sua leadeship "è finita”.
L’offensiva di prodotto. La sfida ai californiani riguarda, in particolare, il mercato statunitense, dove la Tesla viene spesso confrontata proprio con la BMW in termini di performance commerciali sul segmento premium. Al momento, però, il confronto è impari, quantomeno per il solo segmento delle EV. Secondo le elaborazioni di Autodata, il primo trimestre si è chiuso con 129.743 Tesla consegnate ai clienti statunitensi, a fronte delle 80.590 BMW di qualsiasi alimentazione immesse sul mercato. Tuttavia, secondo i dirigenti bavaresi, la situazione è destinata a cambiare. Lo scorso mese, la BMW ha lanciato la i4, diretta concorrente della Model 3. "È il prodotto elettrico che i clienti si aspettano dalla BMW", ha affermato Nota: "È la macchina elettrica per eccellenza”. Inoltre, la gamma è stata ampliata con la iX, destinata a presidiare il ben più grande segmento delle crossover di grandi dimensioni. Per entrambi i veicoli il libro ordini è già pieno. "I concessionari hanno centinaia di prenotazioni e i tempi di attesa sono ora di circa sei mesi”, ha proseguito il dirigente, ricordando come il gruppo abbia in programma il lancio negli Usa di altri tre modelli a batteria nei prossimi due anni: la i7, la i5 elettrica e la Mini Countryman.
L’ottimismo dei vertici. Nel complesso, il gruppo bavarese si è posto l’obiettivo di raggiungere il 50% delle vendite con veicoli elettrici entro il 2030. "Penso che saremo in grado di raggiungere questo traguardo anche in anticipo”, ha aggiunto Nota, esprimendo un ottimismo condiviso dall’amministratore delegato Oliver Zipse: "Spingeremo l'azienda ai limiti della capacità produttiva. La domanda aumenterà. Lo vediamo già con l'iX e con l'i4". Del resto, per il direttore commerciale le elettriche attraggono sempre più clienti e il bacino diventa sempre più ampio. Non mancano, comunque, una serie di difficoltà. Sia Nota, sia Zipse hanno infatti sottolineato le persistenti difficoltà sul fronte degli approvvigionamenti e le conseguenze della guerra in Ucraina. Anche per questo, il gruppo non intende focalizzarsi solo sull’elettrico. "Se vuoi essere resiliente, devi essere flessibile", ha ribadito Zipse. "Pensiamo che l'infrastruttura per le elettriche non si muoverà velocemente come la domanda di mercato". Inoltre, vanno considerate le prospettive di ogni singola area geografica: "In Europa, abbiamo un mercato dei veicoli elettrici in crescita per tutti i marchi e tutti crescono allo stesso modo. Negli Stati Uniti, solo un marchio ha un super successo". Ed è proprio la Tesla.
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