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Calcio
Un terremoto sullo sport più "sponsorizzato" dall'automotive

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Le principali testate sportive sono concordi: la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha generato un vero e proprio terremoto nel mondo del calcio con una sentenza, per certi versi storica, che mette in dubbio il potere di Fifa e Uefa, le principali organizzazioni calcistiche internazionali. Ora bisogna vedere cosa cambierà nei rapporti tra i club e le due associazioni, ma è certo che, qualunque siano gli esiti, lo scossone sarà attentamente monitorato dal settore automotive. Il perché è presto detto: il calcio attira gran parte degli investimenti pubblicitari di costruttori, componentisti e altre realtà legate al mondo delle quattro ruote.

La sentenza. Il tribunale con sede in Lussemburgo è stato interpellato da una corte arbitrale madrilena sulla Superlega, il progetto elaborato da club storici come Real Madrid, Barcellona e Juventus per organizzare una competizione continentale alternativa alla Champions League, e oggi ha emesso un parere inequivocabile: i regolamenti che stabiliscono l'approvazione preventiva della Fifa e della Uefa a qualsiasi progetto calcistico e proibiscono a club e calciatori dal partecipare a competizioni non autorizzate sono contrari alle normative europee. Pertanto, le due organizzioni "abusano di una posizione dominante". Fifa e Uefa vengono inoltre accusate di non essere "trasparenti, oggettive, non discriminatorie e proporzionate" nelle loro decisioni e di limitare la concorrenza con i regolamenti che stabiliscono il loro controllo esclusivo "sullo sfruttamento commerciale dei diritti legati alle competizioni calcistiche".

L'auto alla finestra. Insomma, dal Lussemburgo è arrivato un colpo, forse mortale, all'attuale sistema di governance del calcio continentale. Detto questo, non è esclusa la possibilità che l'attuale scontro tra i promotori della Superlega e le due organizzazioni venga ricomposto per il bene di uno degli sport più seguiti al mondo. Intanto, però, qualsiasi cosa accada sarà di particolare rilevanza tra chi, all'interno del mondo dell'auto, decide sponsorizzazioni e investimenti pubblicitari. E non si tratta di cifre di poco conto. Il calcio, infatti, è di gran lunga lo sport più presidiato dall'automotive, raccogliendo oltre la metà dell'intero ammontare delle sponsorizzazioni e superando altre discipline tra cui, paradossalmente, il motorsport. Nell'area Emea, secondo GlobalData, il valore dei contratti di sponsorizzazione ha raggiunto l'anno scorso i 275,49 milioni di dollari (251,22 milioni di euro al cambio attuale), di cui più della metà indirizzato su singoli club, mentre la restante parte ha interessato federazioni o specifici eventi. La principale inserzionista è Toyota, seguita da Audi, Volkswagen, Cazoo, Jeep e BMW. Si tratta di nomi noti anche negli stadi italiani. I giapponesi, per esempio, sono partner dell'As Roma e i bavaresi dell'Ac Milan; il marchio americano è ormai da anni il primo sponsor della Juventus, mentre Wolfsburg sponsorizza anche la nostra Figc.

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