Rispetto alla variante ibrida, l'elettrica Kia e-Niro si riconosce per il disegno del paraurti, specifico e dotato di inserti azzurri. I più attenti, poi, noteranno i cerchi di lega specifici da 17" e i fari full Led, oltre che la mascherina anteriore che nasconde il connettore Ccs per la ricarica. Il prezzo? Si parte da 42.500 euro (da confermare) per la versione entry level con batteria da 39,2 kWh e un allestimento completo, dotato di assistenza alla guida di Livello 2, sedili rivestiti di pelle con regolazioni elettriche, infotainment con schermo da 8” e impianto hi-fi JBL.
Bella quella coppia. La e-Niro - provata sul numero di maggio di Quattroruote - condivide la meccanica con la e-Soul. Ho guidato la versione con batteria da 64 kWh (che avrà un prezzo superiore), apprezzandone la reattività: i 400 Newtonmetro di coppia motrice sono subito disponibili e garantiscono una corposa spinta in avanti (la Casa dichiara 7,8 secondi per lo scatto da 0 a 100 km/h). Il motore elettrico eroga 204 CV e le batterie promettono un’autonomia omologata nel ciclo Wltp pari a 455 km (289 nel caso della versione da 39,2 kWh, meno potente con i suoi 136 CV). Selezionando le diverse modalità di guida, è possibile privilegiare le prestazioni o l’efficienza: il tutto si tiene sotto controllo tramite il cruscotto digitale della strumentazione. L'assorbimento delle sospensioni e la taratura dello sterzo sono orientati al confort. Tempi di ricarica: con colonnine da 100 kW si impiegano 42 minuti per portare la carica della batteria da 64 kWh dal 20% all'80%, mentre per fare un pieno con la Wall Box a 7,2 kW servono più di sei ore.
"Frena" coi paddle. Dietro la corona del volante della e-Niro sono presenti i paddle che permettono di regolare la frenata rigenerativa su quattro livelli: in determinate condizioni, nella modalità di massimo recupero dell'energia, si può quasi guidare senza toccare il freno, utilizzandolo solo in situazioni d'emergenza o per fermare completamente l'auto. La soluzione è molto comoda in città, mentre nei percorsi extraurbani è meglio regolare il recupero su livelli meno incisivi per favorire la fluidità dell'andatura. L’abitacolo è costruito con una discreta cura, anche se emergono dettagli più spartani nella parte bassa della plancia e delle porte. Interessante la capacità del bagagliaio, pari a 451 litri dichiarati.
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