Per la prima BMW coupé a gasolio, la Casa ha scelto il suo ultimo sei cilindri turbodiesel di tre litri, quello che ha debuttato sotto il cofano della "serie 7". Leggermente depotenziato, il motore sviluppa 150 kW-204 CV (anziché 160 kW-218 CV) e ha una coppia massima di 410 Nm a 1500 giri (invece di 500 a 2000 giri).

Visto il crescente interesse per le trasmissioni automatiche da un lato, e considerata, dall'altro, la riluttanza di molti ad abbandonare il pedale della frizione, abbiamo provato la "330Cd" sia nella versione con cambio manuale a sei rapporti sia in quella equipaggiata dall'automatico "Steptronic" a cinque marce. Diciamo subito che la frizione richiede uno sforzo di oltre 12 chilogrammi, ma anche che la "330Cd" manuale ha in generale prestazioni migliori della "Steptronic". A parte la ripresa, dove l'automatico si prende una bella rivincita.

I consumi di entrambi i modelli hanno dell'incredibile, con una leggera prevalenza della vettura a trasmissione tradizionale: anche sfruttandola al massimo, difficilmente si scende sotto i dieci chilometri con un litro di gasolio. La vera sorpresa, però, è stato il rumore, molto poco... diesel. Il ticchettio degli iniettori è appena percettibile soltanto a freddo e al minimo, mentre nelle accelerazioni prevale addirittura il sibilo della turbina.

Su strada, poi, la coppia, disponibile in abbondanza a tutti i regimi, annulla la sensazione di essere al volante di una coupé da ben 1650 chilogrammi. Oltretutto, lo sterzo molto preciso permette di pennellare le traiettorie e di mantenere il controllo anche nelle situazioni limite, in quella "zona proibita" (delimitata soprattutto dall'assetto e dalla gommatura di serie) dove la vettura danza tra le curve con insospettabile leggerezza.