Dietro la sigla del motore, camuffata con le lettere "CDTI", altro non si nasconde che il "1.3 Multijet" della Fiat, già provato sulla "Punto" e sulla Lancia "Ypsilon". Lo stesso motore che dovrebbe arrivare presto anche sulla "Panda", e del quale invece beneficia per prima la sua rivale di categoria, anche se "alleata" (visto che Opel e Fiat sono imparentate attraverso la General Motors), cioè la Opel "Agila". La piccola tedesca, così, diventa ancora più interessante e vanta prestazioni da prima della classe. Il piccolo turbodiesel, coi suoi 51 kW-69 CV di potenza, già Euro 4 per quanto riguarda le norme antinquinamento, è un punto di riferimento per erogazione, fluidità e rapporto costo/qualità.

Questa "Agila 1.3 CDTI" si rivela subito molto gradevole da guidare, con scatti ai semafori davvero stupefacenti e riprese vivaci, anche senza scalare dalla quinta alla quarta. Gli innesti delle marce, con la corta leva del cambio sul pavimento (e non sulla plancia come sulla "Panda"), sono un po' duri tra prima e seconda, ma si fa presto l'abitudine e s'impara a non "grattare". Lo sterzo è leggero, grazie al servocomando elettrico, tarato per dare al guidatore reazioni mai brusche, con un feeling turistico. Purtroppo manca la regolazione del piantone e il volante rimane troppo basso, soprattutto per i guidatori di statura più elevata.

Nelle prove di stabilità, la vettura risente leggermente del rollio dovuto all'altezza, ma i trasferimenti di carico non innescano reazioni incontrollabili, anzi: il retrotreno a ruote interconnesse lavora bene, favorendo un rapido riallineamento. Per il resto, la piccola Opel conferma le sue doti di auto molto versatile, grazie alle cinque porte e allo spazio abbondante, considerata la lunghezza di appena 3,5 metri.

Il design, anche all'interno, è abbastanza sobrio e non proprio esaltante, ma i comandi sono ben disposti e la plancia è ordinata e piacevole, con una grande autoradio integrata di facile utilizzo.