C?è un vincolo profondo e antico che lega l?automobile al viaggio. E la Mercedes Classe C Station Wagon è una di quelle macchine che ti predispongono a macinare chilometri. Una sensazione indotta dallo stato di benessere che automobili come questa sanno offrire agli occupanti. Guidatore compreso.

La C220 CDI Station Wagon è un'automobile che andrebbe giudicata più per le sensazioni che procura che per le effettive qualità. Il bagagliaio non è enorme. Più pratico di quello della quattro porte, ma non impressionante per volume di carico: 357 litri a filo della cappelliera, pochini. Del resto, scegliere la C Station Wagon risponde più a questioni di gusti personali che a un?effettiva necessità di spazio. Oppure ci si potrebbe lasciar convincere dalla versatilità. Del portellone, del divano abbattibile e soprattutto del kit Easy-pack, 256 euro di divisori regolabili e sistemi vari di ritenuta per i bagagli. Easy-pack pure per il portellone, che vuol dire apertura e chiusura elettriche.

Costa 43.861 euro. Un prezzo impegnativo, anche considerando che, con gli optional, l'esemplare in prova sfiorava quota 60.000 euro. Fra questi è comodo l?avviamento Keyless go (benché non sempre il sistema riconoscesse la chiave). Indispensabile il Tempomat, il regolatore/limitatore di velocità, che aiuta a rispettare i limiti, soprattutto quelli assurdi. Appagante il Sound system Harmann-Kardon, con l?ingresso Aux per l?iPod, per farsi accompagnare dalla propria musica, ma anche per coprire il ticchettio basso del suo quattro cilindri turbodiesel.

Un motore potente, generoso, adeguato. E con una buona disponibilità di coppia fin dai bassi giri. Il cambio, un cinque marce automatico, ha il pregio di essere dolcissimo nei passaggi da un rapporto all?altro. Non sarà modernissimo, ma non lo fanno strapagare ed è tutto sommato sciocco rinunciarvi. Semmai fa un po? strano che proprio la Mercedes faccia ancora ricorso a un cinque marce, anziché estendere ai quattro cilindri lo spettacolare cambio 7G-Tronic, un automatico a sette rapporti.

Comunque il piacere di viaggiare, al quale s?accennava prima, è strettamente connesso alle dotazioni. Prendiamo quelle della Mercedes C220 CDI SW Avantgarde AMG, dove quelle tre magiche lettere in fondo non sono solo l?accento sulla caratterizzazione estetica sportiveggiante. C?è, per dire, parecchia sostanza nel comparto telaio-sospensioni: cerchi da 17", assetto ribassato di 15 mm, sterzo più diretto. E sospensioni attive a controllo elettronico, che sono previste nel pacchetto AMG (di serie), ma che non erano montate sull?esemplare in prova.

Su strada, il comportamento di questa Mercedes proietta chi sta al volante in un mondo molto personale: la C220 CDI ha carattere, ma non è invadente, sempre in equilibrio, un po? come un funambolo sul filo che unisce la leggerezza di guida con il coinvolgimento. Sono sfumature, d?accordo, ma è proprio su queste sottilissime differenze che si gioca il confronto con le concorrenti: BMW, Audi? sono tutte fatte bene, tutte vanno bene (e vorremmo vedere, con quello che le fanno pagare), ma le distingueresti persino guidandole a occhi chiusi. Ammesso di riuscire a farlo, ovviamente.