Non allineata e non facilmente riconducibile a classi esistenti. In effetti, la Citroën DS4 elude gli schemi e trova il suo perché nell?essere un po? crossover un po? coupé, e in fondo poco o nulla di quanto si è già visto. Eredita molti contenuti dalla berlina C4, per poi cambiare molto: nello stile, nell?immagine e nel prezzo. E allora guardiamola meglio la nostra DS4, una 2.0 HDi 160 (in realtà i CV sono 163) nell?allestimento di punta Sport Chic.

Caratteristiche. Il posto di guida è caldo e accogliente, e non solo per la pelle diffusa. Il bel sedile ClubSport, dotato di comandi e regolazione lombare elettrici, memorie e funzione massaggio, è abbastanza ampio, sagomato ma non troppo. Si sta seduti piuttosto in alto, con buona visibilità in avanti, anche perché qui c?è il parabrezza panoramico con alette parasole scorrevoli. Il volante si presenta affollato di tasti, e all?inizio richiede un po? di studio. I comandi sono concentrati in "isole" e solo l?hazard rimane poco in evidenza. Il contagiri è un po? piccolo, inoltre, la leggibilità del quadro migliora in condizioni di luce contenuta, quando rende meglio l?illuminazione personalizzabile. Bene la pedaliera d?alluminio, con gommini antiscivolo, e il poggiapiede, così come i rivestimenti di pelle Club Habana (optional da 2.300 euro). Davanti tutto bene a livello di spazio, dietro, in due si sta abbastanza comodi, ma se i passeggeri anteriori sono alti, per le gambe non c?è tanto agio. Molto criticabile la scelta dei vetri laterali fissi: in assenza di bocchette, bisogna far conto solo sulla ventilazione che arriva da davanti. Limitato il bagagliaio (316 i litri) complice la presenza del grosso subwoofer.

Prestazioni e consumi. Il 2.0 litri turbodiesel da 163 CV è una garanzia. Ecco, dunque, una DS4 brillante, abbastanza pronta di risposta e dall?ottima ripresa. A maggior ragione perché qui c?è un cambio manuale a sei marce con rapportatura lunga (l?automatico, per ora, non è previsto). Qualche dato: 0-100 km/h in 9 secondi netti, mentre il 70-120 in sesta è "risolto" in 14 secondi e spiccioli. Ce n?è a sufficienza, non solo per cavarsela senza patemi, ma pure per divertirsi. La DS4 viaggia spedita e beve poco, tanto che la percorrenza media supera i 15 km/l, nonostante una massa di 1.558 chili. Lusinghiera anche la "prova" urbana: 14,7 km/l, pur senza Start&Stop.

Su strada. Vettura "alta", sospensioni piuttosto rigide, gommatura barra 45 e sterzo elettroidraulico tarato ad hoc: le premesse sono fondamentali per capire la DS4. L?istinto sportiveggiante c?è, la francese è attrezzata per affrontare i percorsi misti. Rispetto alla C4, il rollio contenuto, il buon appoggio buono e un filo di sottosterzo in ingresso di curva aiutano a guidare disinvolti e sicuri, mentre l?Esp lavora molto bene. Il motore, sempre corposo, tira bene già a 1.750 giri per arrivare ai 5.000, quando il contagiri s?illumina di rosso. Bene il cambio, con innesti poco contrastati: la frizione però è un po? pesante. Per quanto riguarda il confort, la ricerca di una maggior sportività impone qualche sacrificio. Intendiamoci, anche la DS4 è in grado d?assicurare viaggi confortevoli e silenziosi su fondi regolari. In particolare al retrotreno, però, reagisce in modo un po? brusco sugli ostacoli brevi e secchi, in quanto le sospensioni offrono minori capacità di filtraggio. Mentre il diesel, per parte sua, tutto sommato risulta poco invadente.