Dopo la botta di "grandeur" della 207 (che era arrivata a 405 centimetri), la Peugeot 208 torna sotto quota quattro metri: a 3,97 per la precisione (stesse dimensioni della Volkswagen Polo). Un ripensamento che sa, da una parte di ritorno alle origini, dall?altra di segno dei tempi con il downsizing. Oltre alle dimensioni c?è stata infatti una certa cura dimagrante, per ridurre il peso e contenere i consumi.

Caratteristiche. Prima di tutto, una spiegazione. La ritrovata compattezza è dovuta esclusivamente alla riduzione degli sbalzi, cioè dello spazio "rubato" dai paraurti. Il passo rimane uguale, a 2,54 metri, come pure, grosso modo, altezza e larghezza. Una volta a bordo si nota subito il quadro strumenti posto più in alto rispetto al solito, con l'intento di non far distogliere lo sguardo del guidatore dalla strada. Ne viene fuori un posto guida del tutto originale, che a dire il vero non convince tutti: dipende dalla posizione di guida e dalla corporatura del guidatore. Alcuni, per esempio, si lamentano del fatto che per vedere gli strumenti devono regolare il piantone troppo in basso. In ogni caso, le regolazioni fanno sì che quasi tutti trovino un compromesso accettabile, anche se quelle del sedile non sono troppo ampie.

Interni. Domina la console un display con funzione touch screen da 7 pollici, anch?esso in posizione molto alta e proteso verso il guidatore, per evitare distrazioni, funge da supporto al navigatore satellitare (565 euro in più) ed è molto facile da utilizzare. Per la radio, in ogni caso, ci sono anche i tasti sul volante. Curiosa l?abbondante dotazione di "prese": nella parte bassa della console, si trovano quella da 12 V, l?Aux e addirittura due ingressi Usb. Per quanto riguarda lo spazio a bordo, ce n?è più che sulla 207, in particolare per le gambe di chi siede dietro. Il divano piatto consente all?occorrenza di sistemarsi abbastanza comodamente in tre (con tutti i poggiatesta di serie). Infine, risulta un po? piccolo il bagagliaio, che perde, rispetto alla 207 (e alle rivali), qualche centimetro in larghezza e una trentina di litri.

Prestazioni. Ottima accelerazione, grazie ai 114 CV a disposizione, e ripresa in sesta così così, a causa del rapporto molto lungo. In generale, la 208 1.6 e-HDi si rivela scattante e sempre gradevole da guidare, in tutte le situazioni. I numeri della pista promuovono pure i freni: spazi d?arresto contenuti e facile controllo su fondi differenziati. Si registra solo, nel test di affaticamento, un modesto aumento dei metri richiesti nelle ultime frenate a pieno carico. Sul fronte dei consumi, piuttosto, ci si poteva aspettare qualcosa di più, vista la riduzione di peso e l'utilizzo del nuovo propulsore con Start&Stop di ultima generazione capace di spegnersi a ogni sosta (addirittura prima di fermarsi del tutto, sulla soglia dei 20 km/h in folle). Comunque 15,8 km/litro di media, per un?auto così briosa, non sono affatto da buttare.

Su strada. Ben ?piantata? sull?asfalto (coi cerchi da 17 pollici), la 208 si rivela capace di assecondare al meglio guidatori di tutti i tipi: sterzo diretto e "sincero", mentre l'Esp interviene molto prima che ci si riesca a mettere nei guai, frenando la vettura e mantenendo le traiettorie in sicurezza. I test in pista confermano: retrotreno sempre fermo, solo con qualche lieve sollevamento della ruota ?scarica?, e leggero sottosterzo, normale per una trazione anteriore. Complessivamente l?assetto rimane abbastanza confortevole e si passa sulle asperità stradali senza troppi sobbalzi. Ma quello che colpisce, sulla 208 di 1.6 e-HDi, è il silenzio nell?abitacolo: persino alle alte velocità si viaggia nelle migliori condizioni per chiacchierare o godersi un po? di musica.

In sintesi. Mancavano all?appello, le francesi. Dopo il rinnovamento, la Volkswagen Polo sembrava non avere rivali in questa categoria. Ci prova la Peugeot, con un modello che recupera la personalità della fortunata 206, l?enfant terrible, eliminando la ?pesantezza? della più recente 207. Ottima qualità costruttiva, prestazioni notevoli e una piccola rivoluzione nell?abitacolo. Non manca qualche limite, come il bagagliaio un po? sacrificato, ma in generale la "sfidante" dimostra carattere.