La terza generazione della Yaris non sarà più così piccola e versatile come le precedenti, ma non è diventata un?utilitaria qualunque. Noi abbiamo provato la versione cinque porte nell?allestimento Lounge, molto ben equipaggiata, che sfiora i 15.000 euro: un prezzo non troppo competitivo, specie in questi tempi di super offerte. Tuttavia, la versione base, con sole tre porte, si porta a casa a meno di 11.000 euro.

Caratteristiche. Si è allungata parecchio, pur rimanendo ancora una manciata di centimetri più corta di Punto, Corsa, Polo e dell?esordiente Peugeot 208, ormai abbarbicate a quota 4 metri. Ogni cosa è tornata a posto, secondo lo schema più classico, che prevede la strumentazione dietro il volante e la console centrale che accoglie comandi e display di clima, autoradio e navigatore. I materiali impiegati sono tanti e di diversa consistenza, ma prevalgono le plastiche rigide; nel complesso, comunque, si ricava una discreta sensazione di qualità. Tutto risulta a portata di mano e ben visibile, grazie anche alla possibilità di adattare il posto guida alle diverse esigenze, agendo sia sulle ampie regolazioni del sedile sia sull?inclinazione e la distanza del volante. Rinunciando al divanetto posteriore scorrevole, l?abitacolo della Yaris non offre più la flessibilità della versione precedente. Lo spazio, però, è lievemente aumentato, a tutto vantaggio dei sedili posteriori, sempre un po? limitati in altezza. Ora, tra l?altro, il vano di carico offre una capacità pari a 275 litri, più o meno allineata con i volumi delle principali concorrenti, che però scende a 206 se si posiziona a filo della soglia il pavimento regolabile.

Prestazioni. Il tre cilindri non entusiasma. Gira omogeneo, ma fatica a salire di regime: ha uno spunto sufficiente sino a 3.000 giri, ma poi stenta parecchio ad andare oltre. Del resto, con 69 cavalli a disposizione, non si può pretendere di più. Bisogna anche mettere in conto una pigrizia maggiore a pieno carico, specie in salita. Le percorrenze non raggiungono i valori dichiarati dal costruttore, rimanendo più basse di un 30%, ma restano buone in assoluto, soprattutto sui percorsi extraurbani, dove abbiamo sfiorato i 19 km con un litro. In genere si attestano sopra i 15 km, come media generale.

Su strada. La Yaris invita a una guida tranquilla. Malgrado una certa evanescenza dello sterzo e la tendenza a un moderato sottosterzo, la risposta è sincera e il controllo agevole, con l?Esp sempre vigile e puntuale. A livello di confort l'insonorizzazione è buona, e il tre cilindri comincia a infastidire solo quando gira vicino alla zona rossa del contagiri. I decibel diventano invadenti sopra una certa velocità, ma più per effetto delle gomme e dell?aerodinamica. Discreto il lavoro delle sospensioni, sebbene risultino meno efficaci dietro, sugli ostacoli più marcati.

In sintesi. Anche lei, alla fine, è cresciuta. Il "piccolo genio" prima ha rivoluzionato il mondo delle utilitarie, ora si è riposizionato. Ha guadagnato spazio, ma perso in flessibilità. Insomma, si è uniformata alle concorrenti, senza, però, sacrificare le sue indiscutibili doti, a cominciare dalla qualità costruttiva. E in ossequio alla tendenza al downsizing, diventa interessante la versione col piccolo tre cilindri, un "mille" non proprio esuberante, ma parsimonioso, che può garantire risparmi considerevoli (anche a livello di assicurazione e bollo). La versione Lounge della prova è molto ben equipaggiata, ma cara. Nella gamma, tuttavia, ce ne sono altre decisamente più a buon mercato.