Abbiamo provato la nuova Mercedes-Benz CLA nella versione con motore a gasolio (2.143 cm³ da 170 CV) e allestimento Sport, due scelte che fanno lievitare il prezzo oltre i 40 mila euro, ma la rendono abbastanza ben dotata (di serie c'è pure il cambio automatico). Bisogna comunque sottolineare che, nei 41.066 euro (per l'esattezza) del "nostro" esemplare, non erano compresi una lunga lista d'accessori a richiesta, fatta eccezione per il pacchetto luci da 436 euro. Insomma, la CLA non è esattamente regalata anche se gli avvocati di un'ipotetica difesa sosterranno che è sempre una questione di proporzioni, e che questo è il prezzo giusto per una versione tascabile della CLS.

Spazio a bordo. La CLA ha infatti lo stesso modo singolare di fondere le linee del padiglione con quelle del bagagliaio, particolare che, in questo caso, ha però i suoi risvolti negativi, soprattutto quando si apre la portiera posteriore e si decide di salire a bordo. Se già sulla CLS bisognava fare attenzione a non pestare con la testa contro il bordo del tetto, qui il problema è reso ancora più evidente dalle minori dimensioni del corpo vettura. Una volta a bordo, poi, lo spazio non è certo principesco e non c'è bisogno di essere dei cestisti per ritrovarsi con la testa contro il rivestimento del cielo. La zona anteriore dell'abitacolo, invece, riprende in toto la Classe A, a parte qualche lieve differenza nella strumentazione.

Abitacolo. Al volante bisogna prendere confidenza con alcune peculiarità tipiche della Casa, come il comando dei tergicristalli inglobato nel devioluci di sinistra, un'originalità che lascia libero il lato destro del piantone, ma che neppure i clienti più fedeli della Stella a tre punte trovano particolarmente comoda. Le originalità proseguono con il comando del freno a mano, il cui interruttore dev'essere spinto per inserire il freno e tirato per sbloccarlo. Al centro della plancia campeggia il display dell'impianto multimediale, il cui aspetto ricorda da vicino quello di un tablet, anche se non è touch screen. Nello schermo compaiono anche le immagini della telecamera posteriore: ha una definizione decisamente sopra la media, ma rimane poco spiegabile la scelta di fornire di serie (sulla Sport) questo dispositivo anziché i sensori di parcheggio, che si pagano invece 828 euro.

Come va. Sarà perché uno ha in testa di essere a bordo di una piccola CLS, fatto sta che alle volte ti ritrovi a guidare la CLA come se fosse una trazione posteriore o, per lo meno, ad attenderti le reazioni tipiche delle auto con le ruote che spingono. Non che lei faccia nulla per illuderti, beninteso. È spigliata, intuitiva e risponde ai comandi con immediatezza, anche se le comuni origini con la Classe A ti farebbero sperare in qualcosa di più a livello di gustosità di guida, la giusta contropartita per un assetto che sarebbe rigido anche su una coupé vera e propria. Persino in autostrada, infatti, quando l'asfalto non è più che perfetto alle vertebre dei passeggeri arrivano leggere vibrazioni che sono tutt'altro che piacevoli. Un peccato, anche perché l'ottimo lavoro dal punto di vista aerodinamico, invece, evita ogni tipo di sibilo o fischio.

Su strada. Il quattro cilindri a gasolio di 2.1 litri è un grande classico e sulla CLA fa proprio una bella figura: un azzeccato punto d'incontro tra morbidezza e generosità. Ha una grande disponibilità anche in basso e riesce a mettere in campo un allungo degno di nota, anche se si potrebbe chiedergli qualcosa in più dal punto di vista della silenziosità e dell'assenza di vibrazioni. Niente da dire, invece, quando si parla di consumi, che rimangono bassi in tutte le situazioni. Il cambio a doppia frizione 7G-Dct interpreta con capacità e perizia il carattere del motore. Quando lo si usa in automatico non sempre arriva ad avere quella fluida pastosità che rende il "rivale" Dsg della Volkswagen un perfetto sostituto di un classico automatico con convertitore di coppia. In manuale, invece, viene fuori la sua anima più dinamica e risponde con grande solerzia ai movimenti delle dita sui paddle.

In sintesi. In un certo senso la CLA è l'auto che ci voleva: l'idea di "democratizzare" (anche se 40 mila euro non sono affatto pochi) un oggetto così bello e particolare come la CLS a noi piace, perché è la dimostrazione che l'automobile non è diventata soltanto un puro elettrodomestico. Insomma, esistono ancora modelli che non si scelgono soltanto in base alla razionalità. Certo, ha un confort tutt'altro che da berlina e, soprattutto, un'abitabilità posteriore molto meno che principesca. Ma tutto questo, in fondo, da una coupé bisogna aspettarselo. Anche quando ha quattro porte.