Italiani, e con una punta d'orgoglio neppure poi tanto dissimulata. Anche (e soprattutto) se stiamo parlando d'automobili. Ecco perché alla "Stilo" abbiamo voluto rendere omaggio così: attraversando il nostro Paese da nord a sud e raggiungendo una cittadina calabrese davvero speciale, che si chiama, guarda caso, Stilo.

Un'occasione per unire l'Italia attorno alla sua gente e ai suoi prodotti, ma anche un'opportunità imperdibile per mettere alla prova tutta la gamma di motorizzazioni della nuova Fiat, dalla conveniente "1.6 16V" (76 kW-103 CV) alla sfiziosa "Abarth" (cinque cilindri in linea di 2.4 litri da 125 kW-170 CV), passando per l'equilibrata "1.8 16V" (98 kW-133 CV) e la parsimoniosa "1.9 JTD" (85 kW-116 CV).

Sulla carta sono tutte interessanti, ma le varie versioni della media italiana rispondono ognuna a specifiche e precise esigenze individuali. Noi, dopo quasi tremila chilometri in autostrada, sui tornanti delle strade di montagna e nel traffico cittadino, siamo giunti a un nostro personalissimo verdetto.

A chi fa poca strada suggeriamo la "1600", perché è gradevole da guidare e costa il giusto (la dotazione di sicurezza è pressoché ineccepibile); a chi di chilometri ne macina molti, invece, indichiamo la "turbodiesel", perché abbina prestazioni di rilievo a un'apprezzabile economicità di gestione.

La "2.4 20V", infine, è perfetta per chi vuole il massimo: sportiva, ma con garbo e senza eccessi, la più potente delle "Stilo", col suo cambio robotizzato "Selespeed", può persino giocare il ruolo di vice-ammiraglia di famiglia. Mansueta nel traffico, pungente tra le curve.