Una Suv compatta, sui quattro metri e 30, vagamente somigliante a una giapponese, a "soli" 15.900 euro. La si compra all'Iper e ha sedili di pelle, aria condizionata, tetto apribile elettrico, Abs, autoradio con CD. Il marchio, DR Motor, e il modello, DR5, sono sconosciuti ai più. L'auto di cui stiamo parlando è una Suv atipica, assemblata in Italia, ma di provenienza cinese. All'inizio eravamo un po' diffidenti, ma la DR5 si presenta decisamente meglio delle altre auto "made in China" che abbiamo provato.

Vero punto di forza della DR5, a parte il prezzo, è lo spazio a bordo: l?abitacolo offre libertà di movimento a tutti i passeggeri anche grazie al divanetto scorrevole (15 cm avanti o indietro). All?occorrenza, poi, si trasforma in un vero veicolo da trasporto perché le due sezioni del divano possono essere completamente asportate.

Il posto di guida è rialzato (il sedile è a 66 cm da terra), grande e relativamente piatto, decisamente comodo e si può regolare in altezza, così come il volante, che manca, però, della regolazione assiale. L?insieme della plancia non delude per la facilità con cui si raggiungono i comandi, anche se la qualità delle plastiche, rigide e lucide, non è all?altezza dei prodotti europei. L?impianto dell'aria condizionata della DR5 è certo essenziale, totalmente manuale, ma non per questo inefficace.

La motorizzazione che abbiamo provato è la DR5 è a benzina da 1.6 litri e 109 CV, che si può ordinare anche con impianto a gas (metano o Gpl) e beneficiare di 1500 euro di incentivo statale. Un'unità "made in China" (al contrario di quella a gasolio che è invece fatto dalla Fiat), anche se eredita tecnologie europee. Non è particolarmente brillante né regolare nel funzionamento, ma alla fine si rivela adatta al tipo di vettura, piuttosto leggera e a trazione anteriore. L?avviamento e la progressione nelle varie marce sono accompagnati da una forte rumorosità lungo tutto l?arco di utilizzo. Non male i consumi di carburante, che sono nella media, anzi, leggermente meglio di quanto fanno le altre 1600 a benzina: si possono mettere in conto otto km/litro in città e dieci in autostrada.

Il comportamento dei freni (quattro dischi) ci ha soddisfatti: non brillano per potenza assoluta, ma hanno un comportamento molto omogeneo anche sul bagnato e sullo sconnesso. Nelle manovre di emergenza, però, emerge con chiarezza che la DR5 trarrebbe grande vantaggio dall?adozione dell?Esp, che però è assente.