Torna un nome celebre tra le Suv orientali, non più con il marchio Ssangyong ma con quello KGM (KG Mobility), importato dall’azienda italiana ATflow. La KGM Actyon è una Suv-coupé di segmento D lunga 474 cm, con linee più pulite rispetto al passato: slanciata la silhouette, imponente il frontale e originale il posteriore, dalle forme sportive e fari a sviluppo orizzontale. Il passo di 268 cm ha permesso di ottenere tanto spazio per chi siede dietro, che può contare anche su due prese Usb-C per ricaricare i propri device. In generale buoni i materiali utilizzati in abitacolo, curato nelle finiture e ben assemblato: un salto di qualità rispetto alla generazione precedente. La plancia è dominata da una superficie vetrata che integra i due schermi per la strumentazione digitale e l’infotainment, con Apple CarPlay e Android Auto. Pochi i comandi fisici sulla console centrale, tanti invece quelli sulle due razze del volante. Il bagagliaio, ben rifinito, ha una capacità dichiarata di 668 litri.
Come va. Dentro il cofano trova posto un 1.5 turbo benzina da 120 kW (163 CV) e 280 Nm di coppia, a cui nel corso dell’anno potrebbe affiancarsi una variante full hybrid. Una versione full electric è in cantiere, ma arriverà in un secondo momento. Al volante, la KGM Actyon si rivela un’auto dalla guida confortevole, con una seduta alta che permette di avere un ampio sguardo sulla strada. L’impostazione di questa vettura è più votata al confort che alla sportività: lo si capisce dallo sterzo, che non brilla per comunicatività, ma anche dalle prestazioni di motore e cambio, che faticano ad assecondare le richieste del guidatore quando preme a fondo il pedale dell’acceleratore. Il confort di marcia è assicurato dalla buona taratura delle sospensioni (anche se i cerchi di grande diametro fanno passare qualche asperità di troppo) e dai vetri anteriori doppi. La guida assistita di livello 2 è di serie su tutta la gamma.