La seconda generazione della MG ZS, la prima Suv della Casa anglo-cinese MG (che dal 2007 fa parte del gruppo Saic) a sbarcare in Italia, cresce nelle dimensioni, con una lunghezza che passa da 432 a 443 centimetri, e cambia nello stile, dalle forme più smussate. Moderna e ben fatta la plancia, con le parti superiori e gli appoggiagomiti con rivestimenti morbidi, e plastiche dure nel resto dell’abitacolo. Che offre però tanto spazio a bordo, soprattutto per i passeggeri posteriori. Migliorabile la posizione di guida, con la seduta un po’ troppo alta e il volante che non si regola in profondità. Ricca la dotazione di serie, con infotainment e strumentazione digitale da 12,3” e connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Non male neanche la capacità del baule, che mette a disposizione 392 litri (rilevati dal Centro prove).
Come va. La MG ZS è disponibile con una sola motorizzazione, un efficiente powertrain ibrido da 197 CV di potenza complessiva, che offre una discreta vivacità, soprattutto alle basse e medie andature, quando è maggiore il contributo della parte elettrica (il motore sincrono principale ha 136 cavalli). Il centro prove ha rilevato una percorrenza media di 18 km/litro di benzina, che in città diventano 21,5. Nell’uso quotidiano quello della ZS si rivela un motore molto fluido, grazie anche al buon funzionamento del cambio automatico a tre rapporti. La ZS invita a una guida tranquilla, anche fra le curve: la tenuta di strada è buona, ma lo sterzo è poco pronto e il rollio molto marcato; nelle manovre di emergenza, comunque, si può contare su un Esp che interviene in maniera puntuale. L’impianto frenante offre buoni spazi d’arresto, anche sotto sforzo, ma la modulabilità del pedale è migliorabile. Ottima la dotazione di Adas: di serie la guida assistita di livello 2 e il monitoraggio dell’angolo cieco.