Dopo la Across, quasi gemella della RAV4, dall'alleanza tra Suzuki e Toyota nasce la Swace, che condivide la base della Corolla Touring Sports. L'idea è quella di offrire un modello derivato a un prezzo relativamente contenuto senza intaccare la sostanza delle sue dotazioni. Obiettivo centrato: la Swace, in particolare con la versione Cool, offre un equipaggiamento molto ben calibrato, oltre alla tradizionale affidabilità giapponese. E soprattutto permette alla Suzuki, apprezzata in primo luogo per le citycar e le Suv, di sfoggiare in concessionaria, fra una Swift e una Vitara, una station wagon di dimensioni medio-grandi (466 cm di lunghezza), rifinita egregiamente e ideale per la sua flessibilità d'uso. L’abitacolo offre spazio per quattro persone, che siedono molto comodamente anche dietro, senza problemi in altezza (95 cm fra il sedile e il tetto). La forma del divano quasi piatto (sdoppiato 60/40) permette anche di sistemare un quinto passeggero, che non ha nemmeno l'intralcio del tunnel centrale. Al posto guida, si trova molta sostanza, uno stile appena un po' ridondante, fatto di piani e linee che s'intersecano in modo complicato, ma razionalità a prova di bomba: comandi e impostazioni sono nelle posizioni più idonee e fruibili. In realtà, in marcia non c'è molta interazione con la plancia vera e propria, perché quasi tutti i controlli utili sono sulle razze del volante: dieci tasti per governare l'intrattenimento e le comunicazioni a sinistra, altrettanti a destra per il cruise control attivo e gli Adas. Altri d'utilizzo meno frequente sono un po' nascosti a sinistra, in basso. Da sottolineare che la Swace offre di serie un pacchetto invernale notevole, con riscaldamento di volante e sedili, e che il sistema di climatizzazione, anche se ha i tasti e le scritte un po' piccole, funziona in modo rapido e preciso; ha pure le bocchette posteriori e il sensore per tenere conto degli occupanti a bordo e gestire automaticamente i flussi del freddo, per risparmiare energia.
Come va. Al momento la Suzuki ha in gamma soltanto l'1.8 da 122 CV. Come tutte le full hybrid, l'auto si avvia in modo silenzioso e si manovra a bassa velocità in modalità elettrica: partenze, rilasci e pure molti tratti a velocità costante permettono di non chiamare in causa il motore termico. Il cambio e-Cvt, con i suoi rapporti infiniti, si conferma poco incline alla guida sportiveggiante, ma perfettamente idoneo all'uso di tutti i giorni. Al guidatore rimane il compito di scegliere fra due posizioni del recupero d'energia (D per l'autostrada, B per il traffico stop&go e le discese) e tre modalità di guida (Eco, Sport e Normal, più il tasto EV). Il propulsore a ciclo Atkinson sale parecchio di giri quando si esagera con il pedale del gas e diventa pure un po' rumoroso, ma l'effetto dell'e-Cvt è stato molto mitigato nel corso degli anni. Ciò che lascia a bocca aperta sono i numeri del consumo: nei classici cicli con i quali simuliamo la marcia in città, in statale e in autostrada, la Swace ha fatto registrare una percorrenza media di 18,6 km/litro che, in combinazione con il serbatoio da 43 litri, mette a disposizione un'autonomia di 800 chilometri. In autostrada ci si deve accontentare di una media di 14,9 km/litro, mentre in città, sul suo terreno ideale, la Swace mette a segno oltre 24 chilometri con un litro.
Pregi. Consumi: con un minimo di accortezza si mette a segno una media di quasi 20 km/l. Spazio: ha poche rivali, persino fra modelli di segmento superiore.
Difetti. Sospensioni: specie ai posti dietro, faticano a filtrare le sconnessioni. Infotainment: impianto ben fatto, ma privo di navigatore.