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Jeep Grand Cherokee
Al volante della 3.0 V6 CRD Trailhawk

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Anticipata nella primavera scorsa e lanciata ufficialmente in Europa al Salone di Parigi, la Grand Cherokee modello 2017 sarà in vendita in Italia dalla metà di gennaio e si presenta con una ghiotta novità per gli appassionati di fuoristrada duri e puri: viene introdotta la versione Trailhawk, denominazione inserita per la prima volta nella gamma Jeep nel 2013 per contraddistinguere le versioni più caratterizzate sotto il profilo off-road, una denominazione utilizzata anche per la Cherokee e per la Renegade.

Non solo estetica. Per la Grand Cherokee MY 2017, la Trailhawk si aggiunge agli allestimenti Laredo, Limited, Overland, Summit e SRT: è d'obbligo sottolineare che la caratterizzazione Trailhawk non prevede solo dettagli estetici, ma significa che questa Grand Cherokee è stata studiata per affrontare anche gli ostacoli più impegnativi. Lo dimostrano l'estesa piastratura della parte inferiore del veicolo, una dotazione tecnica di prim'ordine con il riduttore (accoppiato al cambio automatico a otto rapporti, mette a disposizione del pilota la bellezza di 16 marce avanti e due indietro…), il bloccaggio elettronico dei differenziali centrale e posteriore, la trazione integrale programmabile Quadra-Drive II e le sospensioni ad aria Quadra-Lift per garantire la massima escursione delle ruote nella marcia fuoristrada.

Look da 75th Anniversary. La Grand Cherokee Trailhawk dispone di 250 CV (nella versione diesel, per ora l'unica disponibile in questo allestimento per il mercato italiano), promette di scattare da 0 a 100 km/h in circa 8 secondi e di superare agevolmente i 200 chilometri orari. Abbiamo potuto passarci un'intera giornata, mettendone alla prova confort, prestazioni e capacità tanto su strada quanto off-road. Il look prevede un frontale ispirato alla versione per il 75° anniversario, ma ancor più caratterizzato grazie alla parte superiore del cofano verniciata di nero, alla bordatura rossa che sottolinea il logo del modello e ai cerchi di lega da 18". L'abitacolo è spazioso, con un vano bagagli di buona capacità, anche se la soglia è un po' alta per la presenza, sotto al pianale, di una ruota di scorta full size. Avviamento keyless, schermo touch da 8,4" al centro della plancia e ripetitore da 7" sistemato tra gli strumenti garantiscono un flusso (selezionabile) di informazioni sul veicolo che quasi sicuramente è superiore a quello che anche il più pignolo degli appassionati di fuoristrada può desiderare. Senza contare che è di certo superiore a quanto un normale essere umano è in grado di tener d'occhio nell’off-road impegnativo senza distogliere l'attenzione dalla guida.

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Go anywhere. Il motore 3.0 V6 ha un timbro di voce gradevole, sommesso ma pieno. Tira bene sin da subito, assecondato da un automatico classico, ovvero dotato di convertitore che passa velocemente da un rapporto all'altro senza indecisioni, nemmeno nelle situazioni più complicate. Volendo, si può intervenire manualmente grazie alle palette sistemate dietro al volante. Sulla strada, le coperture tecniche Goodyear Wrangler All Terrain Adventure 265/60R18 con carcassa rinforzata di kevlar e tassellatura per impiego fuoristrada si rivelano adeguatamente silenziose e la Trailhawk mostra un carattere deciso, ma docile, in linea con il motto "go anywhere, do anything" della Jeep. Il bello, però, viene quando si lascia l'asfalto: con la manopola della trasmissione si configura la vettura sul tipo di tracciato che si vuole affrontare e, volendo, si può intervenire manualmente sull'altezza delle sospensioni ad aria (modificando così la risposta degli ammortizzatori). Per la maggior parte delle situazioni, la soluzione più pratica è quella di predisporre l'altezza delle sospensioni sul secondo livello e la logica di controllo della trazione del sistema Select-Terrain su Auto, mettendo il veicolo in grado di gestire autonomamente la coppia motrice in relazione alle condizioni di aderenza, partendo da una ripartizione 40/60 tra avantreno e retrotreno.

Gli altri settaggi. I più appassionati potranno scegliere tra le configurazioni Sand, Mud, Snow e Rock, che tarano i controlli di trazione, la risposta dell'acceleratore, la logica del cambio di velocità, quella dei controlli di stabilità e quella delle sospensioni in base al tipo di percorso da affrontare; in questo caso, la ripartizione è 50/50 tra avantreno e retrotreno, con una taratura specifica delle reazioni dell'autotelaio e della trasmissione. Sui percorsi con forti pendenze, il Select-Speed control (attivo sia a marcia avanti sia in retromarcia) permette di impostare la velocità massima in discesa, mentre l'assistenza alla partenza in salita impedisce al veicolo di arretrare.

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Se l'off-road si fa duro. Dopo un assaggio su un percorso naturale, con fango, neve e ghiaccio, ne abbiamo affrontato uno artificiale con ostacoli estremi. Prova superata dalla Trailhawk con disarmante facilità: lasciata lavorare con il motore al minimo in totale autonomia, la Grand Cherokee può affrontare ostacoli con pendenze del 70%, manovrare con pendenze laterali al limite del ribaltamento grazie alla sua struttura a scocca portante, che mantiene basso il baricentro. Passando poi a ostacoli in cui il mezzo non può fare da solo per questioni di traiettorie e di aderenza, la Grand Cherokee è riuscita a salire e scendere con sicurezza e senza danni dal classico "gianduiotto" (ostacolo sul quale emerge anche il minimo problema nella taratura delle sospensioni e dei freni) e ha dimostrato grande compattezza nell'hard twist (difficoltà molto impegnativa per un veicolo senza telaio separato). Infine, messa ripetutamente a bagno nella vasca del guado, non ha accusato falle nella sigillatura di porte e portellone, né alcun inconveniente nell'elettronica. Tra l'altro, i buoni angoli d'attacco e di uscita (rispettivamente 29,8° e 22°, con angolo di dosso di 27,1°) e la notevole altezza minima da terra (27,4 cm) permettono di superare anche i passaggi più impegnativi senza danno. Infine, è stato possibile farsi un'idea dell'ottima aderenza in condizioni impegnative delle nuove coperture Goodyear, davvero all'altezza delle notevoli qualità della Grand Cherokee.

Da 71.200 euro. Per la Trailhawk il prezzo è fissato in 71.200 euro chiavi in mano, allo stesso livello della versione Overland, mentre la gamma parte dai 56.200 euro della versione Laredo con motore 3.0 diesel da 190 CV e arriva al top della SRT con il V8 Hemi da 468 CV a 91.200 euro.

Roberto Bruciamonti

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