Alla BMW ci credono. Credono a una "serie 3" corta, d'impronta giovane e prezzo tutto sommato accessibile, se rapportato agli standard della Casa di Monaco di Baviera. Il modello precedente, però, aveva avuto un'accoglienza un po' freddina, ma allora era stato commesso un errore di non poco conto: la "3 Compact" aveva l'aria di una BMW di seconda scelta, economica soprattutto. Nella nuova berlinetta, invece, si sono concentrati gli sforzi dei tecnici e degli stilisti e ne è venuto fuori un prodotto con immagine e sostanza proprie e ben definite. Lo stile è volutamente personale e differenziato da quello delle "serie 3" tradizionali; l'aspetto è quello di un'automobile fresca, di carattere e con sotto il cofano soluzioni tecniche innovative e interessanti. La "316ti" (1796 cm3, 85 kW-116 CV, 47.731.000 lire) accompagna il debutto del "Valvetronic", un sistema che elimina dal sistema di alimentazione la classica "farfalla" e soprattutto i limiti a essa connessi. Senza entrare nel dettaglio della tecnica (lo facciamo, però, sul "Quattroruote" mensile), vi basti sapere che tra i vantaggi di questa tecnologia c'è l'eccellente regolarità di funzionamento, l'omogeneità nella distribuzione della coppia motrice e la sensibile riduzione dei consumi. E fuori? Beh, che vi piaccia o meno, la "3 Compact" ha già imboccato la strada delle BMW del futuro, dal design personale e originale.