Dietro un'apparente continuità col passato, la nuova "A3" nasconde molte interessanti innovazioni: dai motori, come questo turbodiesel "2000" sedici valvole, al telaio tutto nuovo agli aggiornamenti estetici che, con pochi tocchi voluti dal grande capo del design Audi-Volkswagen, l'italiano Walter de' Silva, hanno modificato la personalità di questa vettura.

La qualità costruttiva e percepita continua a essere ai massimi livelli sia per la scelta dei materiali sia per la cura nella realizzazione, ma si riflette sul prezzo di listino, piuttosto elevato: oltre 32 mila euro chiavi in mano il costo della vettura provata, accessoriata, ma non troppo.

A onor del vero, quando si è seduti al volante della "A3", si ha l'impressione di essere a bordo di un'auto di categoria superiore. La posizione di guida è praticamente perfetta e si adatta senza grosse difficoltà anche a persone di altezza superiore alla media. L'impianto di climatizzazione, un "bizona" di grande efficacia, è sempre puntuale nel mantenere la temperatura impostata.

Le premesse per un buon confort ci sarebbero tutte. Peccato, però, che l'assetto sportivo e la gommatura "barra 45" (di serie) riducano di molto le capacità di assorbire le imperfezioni dell'asfalto e che il motore, abbastanza silenzioso a velocità costante, si faccia sentire con veemenza quando si affonda il piede sull'acceleratore.

Il turbodiesel due litri quattro valvole da 103 kW-140 CV (coppia massima, 320 Nm tra i 1750 e i 2500 giri), mantiene tutte le caratteristiche, positive e non, tipiche dei "TDI", come per esempio i bassi consumi di combustibile e il brusco ingresso della sovralimentazione.

Soltanto lodi, invece, per il cambio, un sei marce dalla manovrabilità esemplare: gli innesti sono precisi e per nulla contrastati, la corsa è breve e non si sbaglia una cambiata neppure quando ci si dà dentro.