Forse, l'arma sfoderata dagli uomini della Kia per la "Rio" è poco originale, ma è certamente efficace. La station coreana, lunga 4,24 metri e ben accessoriata, punta tutto sul prezzo: 11.251 euro, ovvero l'equivalente del costo di una city car.

Di serie, ci sono il climatizzatore manuale, l'Abs, l'airbag lato guida e passeggero, gli specchi retrovisori e i quattro vetri elettrici, gli appoggiatesta posteriori e il servosterzo. Una messe di equipaggiamenti che riduce la lista degli optional alla vernice metallizzata e al cambio automatico.

La qualità della "Rio" modello 2003, riconoscibile per un leggero face lifting, è migliorata rispetto al passato: dentro, i materiali, la fattura delle diverse componenti e pure gli accoppiamenti sono più che adeguati al prezzo di listino. Resta solo il difetto di un odore poco gradevole delle plastiche.

Su strada, la vettura è piacevole da guidare in ogni situazione: il quattro cilindri "1300", sempre un po' troppo rumoroso agli alti regimi, è stato oggetto di alcuni affinamenti, che ne hanno aumentato la potenza di sette cavalli e ridotto i consumi. Restano invariate nella sostanza le prestazioni.

Nonostante l'assetto morbido, sottolineato da un pronunciato rollio anche nelle curve meno marcate, le piccole asperità in rapida sequenza vengono assorbite con una certa difficoltà. Discreta, invece, la precisione di guida, mentre lo sterzo ha guadagnato in prontezza e progressività. La frenata, seppur migliorata anche sotto sforzo, resta un po' lunga.