L'auto perfetta non esiste, si sa. La sensazione di esserne un po' meno lontani, però, è piuttosto netta quando si sale sulla nuova "Classe S", che esibisce con malcelato orgoglio un profluvio di meccanica di alto livello, elettronica e lusso che non può lasciare indifferenti neppure i più insensibili.

Anche gli eterni rivali della BMW possono prendersi le loro soddisfazioni: ben in vista sul tunnel dell'ammiraglia con la Stella, ora troneggia il "Comand Controller", che, con l'esclusione del nome, imita in tutto e per tutto il tanto discusso manopolone onnicomprensivo dell'"i-Drive".

Cinque metri e otto centimetri di lunghezza sono abbastanza per far immaginare una maneggevolezza degna d'una portaerei. Niente di più sbagliato, perché la nuova "S" si fa portare in giro senza il benché minimo complesso, persino in manovra, dove sensori di parcheggio, telecamera posteriore (990 euro, a richiesta) e chi più ne ha più ne metta aiutano a trarsi d'impaccio con la massima facilità.

Nonostante le due tonnellate di massa, il sei cilindri di 3.5 litri fa sempre il suo dovere, senza dare mai la minima impressione di essere sottodimensionato: i 272 CV, che non sono poi tantissimi per un'auto del genere, sono sempre silenziosamente presenti e la "S 350" segue perfettamente le richieste del piede destro. Merito anche del bel cambio "automatico" a sette rapporti, che ha sempre la marcia giusta al momento giusto e che può davvero contare su due logiche di funzionamento (oltre che su quella manuale). E anche i consumi sono una bella sorpresa, tenendo conto della massa e della cilindrata.

A bordo lo spazio non è un problema, e così pure la comodità, che sulla "classe S" è totale, soprattutto se si opta per gli splendidi (e costosi) sedili Multicontour. Il motore, lontano e ovattato, si fa sentire soltanto a bassa velocità, mentre alle andature più elevate il ronzio del V6 è sovrastato dalla rumorosità aerodinamica, che comunque, sia ben inteso, non arriva mai a infastidire. Gli augusti passeggeri sono poi isolati dalle sconnessioni della strada con un raffinato sistema di molle ad aria denominato Airmatic, ormai un grande classico della Stella a tre punte.

Tanto confort non va comunque a scapito delle qualità stradali, come la "S" ha dimostrato sia in pista sia su strada. Lo sterzo è preciso e progressivo, che sono poi le due caratteristiche più importanti per una berlinona, ma i clienti più "sportivi", con tutta probabilità, desidereranno un comando più pronto. C'è sempre un certo ritardo tra la "richiesta" della manovra e l'effettivo movimento della vettura, ma resta il fatto che una "classe S" così dinamica non s'era mai vista. Ben piazzata sulle ruote, l'ammiraglia con la Stella è stata messa in difficoltà soltanto da manovre "provocatorie" eseguite in pista dai nostri collaudatori, prove che, a essere onesti, poco hanno a che fare con la realtà di tutti i giorni.