Mini, puoi dormire tranquilla. Anzi no, cominci a essere vecchiotta e troppo cara. Ecco i primissimi commenti di fronte alla DS3, l'ultima nata in Casa Citroën, una sorta di C3 con due porte in meno e motori adeguati alla bisogna. Ed è proprio con l?unità più brillante da 156 CV che la DS3 si è presentata ai cancelli della nostra pista, per la classica prova.

Stile inconfondibile. Appena sotto i 4 metri di lunghezza, un po? più alta della Mini (146 cm contro 141), ma di ugual carreggiata, ha un fisico ben piantato e calza, di serie, ruote da 17". Oltre alle due porte che si sviluppano per buona parte della fiancata e ai passaruota accentuati in larghezza, ciò che fa la differenza sulla DS3 sono i colori e le personalizzazioni. Sono così tante le possibilità di scelta, che nelle concessionarie sarà installato un apposito computer per realizzare i vari abbinamenti.

Abitacolo di lusso. Ai posti anteriori è riservata la maggior parte dello spazio e dell?accessibilità, ma la prima ? importante ? differenza con la Mini è che anche dietro ci si sta davvero. La disposizione di volante e pedaliera privilegia i piloti di una certa altezza. Decisamente fastidioso, invece, il bracciolo centrale: nelle cambiate lo si urta spesso con il gomito, ma per fortuna si può sollevare in posizione verticale. Plastiche morbide, superfici laccate, cromature e illuminazione diffusa completano un ambiente davvero elegan. L'accesso al divanetto posteriore (c'è spazio per due dulti e un bambino) è agevole, grazie all?intelligente sistema di ribaltamento dei sedili e all'anello porta piuttosto ampio. Il bagagliaio, infine, è di tutto rispetto: 285 litri di capienza (addirittura 980 con gli schienali abbattuti), cioè quanto basta per tre valigie e un paio di borse morbide. Unico neo, il dislivello fra la soglia di accesso e il fondo incassato del vano.

Un avvertimento alla Cooper. Il motore della DS3 da 156 CV è in sostanza lo stesso della Mini Cooper S, ma con un po? di cavalli in meno (19 per la precisione). Una differenza che non si nota nella guida di tutti i giorni, su strade aperte. Con la Mini ? è vero ? si ha la sensazione di andar più forte, ma è soprattutto per una questione di assetto e di posizione di guida: alla fine su cordoli e display degli strumenti le differenze sono nell?ordine dei decimi di secondo. La DS3 è confortevole e ben isolata dalle vibrazioni e dalle irregolarità stradali, sempre tenendo conto che si tratta di un?auto dall?impostazione sportiveggiante e quindi rigida nell?assetto. La progressione del motore con tutte le marce è di grande soddisfazione. Il volante è pronto e progressivo, pur essendo di quelli leggeri in tutte le situazioni di marcia, e in più ha un raggio di sterzata tra i più ridotti della categoria (10,6 metri).

L'Esp mette in riga. L?inserimento nelle curve e la stabilità in generale sono volti a privilegiare l?agilità e la maneggevolezza. L?Esp, di serie su tutte le versioni, è vigile e regolato secondo un criterio proporzionale all?errore: chi guida "pulito" vedrà la spia accendersi poco o per niente, chi esagera verrà rimesso in riga (naturalmente se non avrà superato le leggi della fisica). Nei cambi di corsia in rettilineo, questo si risolve con un riallineamento rapido che non impensierisce. Il comparto freni è autorevole e grintoso nell?azione del pedale: basta sfiorarlo per sentirli "mordere", ma senza perdere di modulabilità. La corsa è lunga a sufficienza. Gli spazi d?arresto non sono da record, ma la potenza frenante si mantiene anche dopo un uso molto intenso.

Non eccessivamente assetata. Nel serbatoio della DS3 entrano 50 litri di "verde", la cui durata dipende dallo stile di guida. Per essere una sportivetta, questa piccola Citroën sa anche risparmiare, grazie alla VI relativamente lunga e alla distribuzione della coppia su tutto l?arco del contagiri: in città si fanno i dieci con un litro, un po? meno della Mini, mentre le due sono appaiate sulle statali. In autostrada prevale la DS3, che segna 12 km/litro. Il computer di viaggio ha un indicatore di cambio marcia orientato all?economia: seguendolo si fanno anche 16/18 km con un litro. Ma si perde il piacere di sentire il sound del motore oltre i 5000 giri. Difficile resistere alla tentazione.