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La prova della 2.0 TDI 190 CV quattro S Tronic

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La novità più dirompente sull'Audi Q5 non si nota, perché la svolta è di tipo strategico-industriale, logistica, per essere precisi: dopo nove anni, le catene di montaggio abbandonano il teutonico suolo patrio e si trasferiscono dall'altra parte del mondo, a José Chiapa, amena località messicana distante un centinaio di chilometri da Città del Messico.

La nuova Audi Q5 provata da Paolo Massai

Caratteristiche. La continuità con il passato è subito evidente, perché volumi e impostazione di base sono ripresi dal modello delle origini. Il tutto reinterpretato alla luce delle più recenti tendenze in voga a Ingolstadt. All'interno, invece, il tempo è stato un po' meno gentiluomo e ciò che nel 2008 faceva una gran figura appare oggi datato. E allora, via tutto e largo a ciò che impera sulle Audi di ultima generazione. Al di là delle inarrivabili qualità dell'accoppiata tra il sistema multimediale e l'Audi Virtual cockpit, è l'insieme nella sua interezza a regalare notevoli soddisfazioni. Evitato il minimalismo oggi tanto di moda, all'Audi sono riusciti a far convivere una quantità di tasti e manopole per nulla ridotta con quell'ordinata razionalità che rende tutto semplice come camminare. Per quanto riguarda lo stile, la plancia si piazza a metà tra una A4 e una Q7, discorso che vale anche per la finitura. Siamo ai soliti livelli, anche se stupisce che alcuni dettagli non siano stati trattati con la consueta maniacalità. Nulla che possa sovvertire tradizioni e giudizi, ma lascia stupiti che la parte bassa della plancia sia realizzata con plastiche prive di quella morbidezza che viene da dare per scontata su un'Audi. Per il resto, l'abitacolo esibisce la solita compiutezza formale, oltre a una concreta praticità costruita a base di spazio e di una certa abilità nel suo sfruttamento: quattro posti comodi, un quinto che, se serve, c'è e accessibilità a tutta prova.

La prova della 2.0 TDI 190 CV quattro S Tronic

Punta sul confort. Se avete in mente la capacità di stuzzicare il guidatore di una BMW X3 o di una Jaguar F-Pace, è meglio parlare chiaro: per quel genere di sensazioni, in famiglia c'è la cugina Macan, che anzi le mette in fila tutte. Oppure, per non allontanarsi troppo, c'è la SQ5. Le versioni più classiche della Q5, com'è appunto il caso di questa 2.0 TDI, pendono invece sul lato della comodità e della convivialità, per così dire. Un modo per avere una personalità loro propria, vedetela così. E quell'assenza di stress che si traduce in confort, della quale vi parlavo a proposito dell'ergonomia e degli interni, si ritrova tutta intera quando le ruote cominciano a girare.

Viaggiatrice instancabile. Partiamo dalla novità tecnicamente più rilevante, ovvero le sospensioni pneumatiche. Si tratta di una dotazione da scegliere tra gli accessori e neppure delle più economiche, visto che comporta un esborso di 2.000 e passa euro. La loro presenza, però, si avverte subito. La nuova Q5 riesce a far convivere una capacità di assorbire buche e sconnessioni lontana dalle puntute rigidezze di quegli assetti che si è soliti definire “alla tedesca" con un'apprezzabile capacità di gestire il rollio e, più in generale, i movimenti del corpo vettura. La Suv di Ingolstadt è sempre ben “frenata", come si dice in gergo: tutto questo non basta per scivolare nel piacere di guida vero e proprio, neppure in Dynamic, ma è quel che serve per infondere sicurezza a chi è al volante. Anche quando si va forte, si ha la rassicurante sensazione che i 2.077 chili in ordine di marcia (non pochi...) siano tutti sotto controllo. E l'approssimarsi dei limiti è annunciato per tempo e con chiarezza. In questo senso, un po' più di prontezza e feedback da parte dello sterzo non avrebbe guastato, ma poco male: la Q5 rimane una macchina facile, intuitiva, che permette di andare veloci senza costringere a un impegno particolare.  

La prova della 2.0 TDI 190 CV quattro S Tronic

Con quest'Audi si viaggia alla grande, anche sulle lunghe distanze: da un lato i mille dispositivi di assistenza alla guida, dall'altro il due litri TDI che, sul filo dei 130 orari, sonnecchia appena sotto i 2.000 giri. Un motore silenzioso, privo di vibrazioni e perfettamente in equilibrio tra gagliardia ed elasticità. Un giudizio che vale soprattutto se lo si usa ai regimi intermedi. In alto non ha poi molto da dire, ma nella vita quotidiana è esattamente quel che serve, aAnche in termini di consumi: pareggia i conti con la Mercedes GLC, nella sostanza, e fa un pochino meglio della Jaguar F-Pace. Un quadro decisamente positivo, per il 2.0 TDI, che meriterebbe soltanto una miglior accordatura con il cambio. Il quale va benissimo quando gli si chiede di snocciolare le marce una via l'altra e rapidamente, ma che non sempre asseconda in maniera perfetta il guidatore se si tratta, invece, di sciorinare delicatezza e precisione a bassa velocità. Basta svoltare a un incrocio o immettersi nel traffico per convincersi che l'S tronic non ha quella morbidezza e quell'assenza d'incertezze che sono, invece, patrimonio inalienabile dei classici automatici con convertitore di coppia. Una volta prese le misure sulla questione, però, basta un minimo di “interpretazione" da parte di chi guida per minimizzare la faccenda.

(Prova su strada ripresa da Quattroruote di febbraio 2017)

Pregi e difetti

AUDI Q5 2016

Q5 2.0 TDI 190CV quattro S tronic Design

Pregi

Ergonomia. Impostazione della plancia, disposizione dei comandi, Audi Virtual cockpit e impianto multimediale formano un insieme di assoluto riferimento.

Dispositivi di sicurezza. La Q5 esibisce un gran bel repertorio di elettronica legata alla sicurezza, per completezza e qualità di funzionamento.

Difetti

Cambio. L'S tronic a doppia frizione, a bassa velocità, non sempre ha la morbidezza e la puntualità che sarebbe lecito attendersi.

Sterzo. Punta soprattutto all'equilibrio generale. Le doti del telaio meriterebbero però un comando un pò più orientato al dinamismo.

Velocità

Massima

Accelerazione

0-100 km/h
400 da fermo
1 km da fermo

Ripresa

(a min/max carico)

70-120 km/h

Frenata

100 km/h a minimo carico

Percorrenza media e Autonomia

STATALE
AUTOSTRADA
CITTÀ
AUDI Q5 2.0 TDI 190CV quattro S tronic Design
213.231 km/h
AUDI Q5 2.0 TDI 190CV quattro S tronic Design
8.5 s
16.2 s
30.0 s
AUDI Q5 2.0 TDI 190CV quattro S tronic Design
8.8/9.8 s
AUDI Q5 2.0 TDI 190CV quattro S tronic Design
39.9 m
AUDI Q5 2.0 TDI 190CV quattro S tronic Design
14.4 km/l
13.3 km/l
12.0 km/l
LEGENDA
  • N.P. - Rilevazione non possibile
 
Posto guida
Plancia e comandi
Strumentazione
Climatizzazione
Visibilità
Finitura
Accessori
Dotazioni di sicurezza/Adas
Abitabilità
Bagagliaio
Confort
Motore
Accelerazione
Ripresa
Cambio
Sterzo
Freni
Consumo
AUDI Q5 2.0 TDI 190CV quattro S tronic Design
La prova della 2.0 TDI 190 CV quattro S Tronic

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