Da sempre simbolo delle alte prestazioni made in Usa, la Chevrolet Corvette è giunta all’ottava generazione. La novità più importante dei suoi quasi settant'anni di storia, è il trasferimento del V8 alle spalle di pilota e passeggero. Un cambiamento epocale, ma richiesto dai tempi, considerando che tutto ciò che era possibile fare, in termini performance, con il motore anteriore, la muscle car americana lo aveva fatto. Lo spostamento del cosiddetto small block al centro significa soprattutto modificare l'handling; ma non si tratta soltanto di migliorarlo, ma di regalargli un volto diverso. Dentro al cofano c'è l'otto cilindri aspirato di 6.2 litri da 482 CV a 6.450 giri e 613 Nm a 4.500 giri, che salgono a 495 CV per gli esemplari equipaggiati con il pacchetto Z51 Performance, che consente di completare lo 0-100 km/h in meno di tre secondi. Disponibile in variante Coupé e Convertible è distribuita dall'importatore Cavauto, che in passato aveva commercializzato nel nostro Paese i modelli Chevrolet e Cadillac. Oltre a prevedere le sospensioni Magnetic Ride Control, la Corvette C8 monta l'infotainment con display da 12" con Performance Data Recorder. Dell'equipaggiamento fanno parte, inoltre, l'head-up display, l'impianto audio Bose e i sedili climatizzati. Bassa, affilata, spigolosa, offre proporzioni e abitabilità tutte sue: il posto guida avanza di ben 42 centimetri rispetto alla generazione precente, ma senza intaccare minimamente accessibilità e vivibilità a bordo: da questo punto di vista non è per nulla estrema. Da subito colpiscono il cockpit con volante squadrato e le forme dei pannelli laterali che convergono, curvando, verso il parabrezza. La seduta, comunque, non è così basso come ci si potrebbe aspettare, anzi, ci sono tutti gli accorgimenti del caso rivolti al confort.
Come va. La Corvette C8 resta una sportiva umana, complessivamente usabile anche nel quotidiano, perfino confortevole se vogliamo. Però, quando il suo V8 aspirato si anima, lo fa a gran voce. Il sound è davvero coinvolgente e sale pieno, corposo, con una forza che persino il traction control fa un po' fatica a contenere. I 613 Nm si sentono nella schiena e si traducono in un sorriso per chi è al volante, nonostante i 1.730 kg dichiarati rappresentino un peso un po' elevato per una sportiva. Sei le modalità di guida (due personalizzabili), che consentono di regolare ogni dettaglio, compreso il controllo di trazione e mettono a proprio agio chi è al volante in qualsiasi condizione. Per lo scatto da 0-100 km/h bastano 3,5 secondi, mentre la velocità massima è di 296 km/h. Il doppia frizione a otto rapporti è preciso e veloce, specie quando si utilizzano i paddle, mentre o sterzo è diretto, ma non così millimetrico come ci si aspetterebbe da una supercar. La frenata è potente, ma sempre molto gestibile.