dr6
Come va. Sulla DR6 si sta seduti piuttosto in alto e davanti si ha una plancia dal disegno semplice e dai comandi ben disposti. A bordo si trova un mix di materiali abbastanza ricercati (per esempio, la pelle dei sedili) e altri meno pregiati come alcune plastiche un po’ rigide, ma amalgamati e assemblati con cura. Stona in questo contesto di apprezzabile qualità la povertà del sistema infotainment (una semplice radio senza Rds) e l’impianto di climatizzazione poco preciso. Se lo spazio a bordo è abbondante, non si può dire altrettanto del bagagliaio, di 305 litri. Una volta in movimento ci si sorprende per la risposta del motore: il piccolo turbo 1.5 ha un certo brio che dissimula il peso della vettura e rende addirittura divertente la guida. Non all’altezza lo sterzo, che si rivela impreciso e trasmette molte reazioni, mentre il rollio della vettura consiglia prudenza soprattutto alle alte velocità (puntuali, in ogni caso, gli interventi dell’Esp). Bene i freni, mentre al cambio manca una sesta marcia da riposo. Per finire, i consumi: nonostante l’autonomia da record (552 km a benzina e 465 a Gpl rilevati nella nostra prova), le percorrenze medie sono basse.
Pregi. Prezzo imbattibile: non esiste niente del genere che si avvicini. La presenza del Gpl aiuta a contenere i costi, nonostante i consumi alti.
Difetti. Bagagliaio piccolo; infotainment arretrato