Non è una vera fuoristrada, né una Suv modaiola, ma ha un grande pregio: è l'unica citycar con la trazione integrale e costa, a parità di optional, come una "Panda".

La Suzuki "Swift", a un anno dal debutto della versione a trazione anteriore, si conferma una vettura ben riuscita: ha una bella linea, una buona abitabilità per quattro, un bell'insieme volante-plancia e finiture di buon livello. Di diverso, la versione "4x4" non ha niente: ci si accorge che l'auto non è la stessa solo quando si parte.

A parità di motore, il "1300" a benzina da 92 CV sembra un po' affaticato: colpa della trazione integrale che, tra giunto viscoso e organi di trasmissione, comporta un aumento di massa di circa 70 chilogrammi.

Nonostante che siano rimasti identici anche i rapporti del cambio, la "Swift 4x4" ha un'accelerazione meno brillante della versione "normale" (con uno "0-100" di 12,2 secondi) e, soprattutto, una ripresa "70-120" in quinta più lenta di sette secondi (41,6). Lo stile di guida ne risente e si è spesso costretti a tirare le marce sino ai 6000 giri della potenza massima per ritrovare un po' di brillantezza. In ogni caso, questa compatta a quattro ruote motrici rimane una vettura gradevole in ogni situazione e si fa apprezzare per la sicurezza e la motricità che garantisce sul bagnato e sui fondi innevati.

La versione "GL" ha quasi tutto di serie, dal clima ai vetri elettrici, dalla chiusura centralizzata alla radio con comandi al volante; le manca giusto il controllo della stabilità. A un prezzo inferiore ai 14.500 euro, comunque, non ha concorrenti: persino la più piccola "Panda 1.2 Climbing", a parità di accessori, costa più cara.