Una scultura sinuosa e ammiccante a un passato che non tornerà. Ma capace, comunque, di produrre spunti stilistici molto interessanti, perfettamente adagiati sulle forme di quelle che saranno le Lancia di domani: nel suo essere così astratta, la concept Pu+Ra (ne abbiamo parlato su Quattroruote di dicembre 2022), mostrata nel recente Design day alla Reggia di Venaria Reale, anticipa alcuni stilemi dei modelli che verranno. Come la Delta – prevista per il 2028 – e, prima ancora, la nuova Ypsilon, in arrivo l'anno prossimo. Nell'attesa, è soltanto grazie alla macchina che vedete in queste pagine se il marchio torinese resiste. Talmente diffusa – dall'aggiornamento del 2015 ne sono state vendute oltre 400 mila – da essere diventata quasi una componente dell'arredo urbano, nelle grandi aree metropolitane così come nei più piccoli centri di provincia.
L'occasione migliore per tornare a parlare della Ypsilon è rappresentata dal recente restyling, che ha ritoccato il suo sguardo, rinnovato la gamma colori (fra i quali c'è il Verde Rugiada dell'esemplare del servizio, un optional da 700 euro) e pure qualche dettaglio degli interni, come per esempio la grafica del quadro strumenti, che esibisce un contagiri dove la zona "proibita" è colorata in giallo anziché in rosso, come solitamente accade. I sedili, invece, li conosciamo molto bene: sono rivestiti nel noto ed ecosostenibile Seaqual Yarn, filato di plastica riciclata proveniente dalla raccolta differenziata (90%) e da quella recuperata in mare (10%). Oltre a essere un'attenzione lodevole verso l'ambiente, il tessuto in questione si rivela resistente e pure piacevole al tatto.
Pur rimanendo piuttosto semplice, nelle funzionalità come nella grafica, l'infotainment si è aggiornato per stare al passo con ciò che offre la più giovane concorrenza. In effetti, nel segmento ci sono proposte più fresche e meglio equipaggiate, per esempio sotto il profilo dei servizi online e della varietà in termini di menu, ma l'Uconnect si difende comunque abbastanza bene: lo schermo ha una diagonale più generosa, da 7 pollici, e consente di sfruttare le connettività Android e Apple, pure senza cavo. Comoda, poi, la piastra per la ricarica dello smartphone, vicina al cambio: rivestita di gomma morbida, è conformata per accogliere il dispositivo in verticale, in modo da tenerlo ben fermo durante la marcia. Chi non dispone del telefono con ricarica wireless, dovrà servirsi della presa Usb, che però è in posizione un po' infelice, sulla parte alta della cornice del touch screen: così, se si posiziona il cellulare nel vano sul tunnel, il cavo penzola nei dintorni del cambio e può dare un po' fastidio nei passaggi marcia. Ecco perché, già dopo qualche chilometro di convivenza, si finisce per appoggiare il dispositivo in ricarica direttamente sulla mensola della strumentazione.
Le sei piccole fessure allineate e disposte in verticale davanti alla base della console fanno un po' sorridere, ma anche riflettere: servivano nell'epoca in cui il casello dell'autostrada si pagava (quasi) soltanto con le monete e tradiscono una certa vetustà della plancia, che è pressoché immutata da anni. Però, tutto sommato, la disposizione dei comandi convince ancora, plancetta del climatizzatore automatico monozona inclusa. Ciò che colpisce dell'abitacolo, comunque, è lo spazio: la Ypsilon mette a frutto i 15 centimetri in più di lunghezza e i nove del passo rispetto alla Panda, con la quale condivide gran parte di ciò che c'è sottopelle. Questo significa che le ginocchia dei passeggeri posteriori possono sfruttare, in media, 32 centimetri, mentre la Fiat ne mette sul piatto soltanto 26. Pure la capacità del vano bagagli vede la Lancia in leggero vantaggio, con 14 litri in più (232 contro 218, secondo i dati del Centro prove).
Risparmio tangibile. L'esperienza di guida non schiude orizzonti emozionanti, ma non fa nemmeno percepire granché il divario generazionale che divide questa Lancia dalle rivali più recenti. Il merito è quasi tutto del tre cilindri di un litro FireFly e dell'imperante elettrificazione leggera, che hanno mandato in pensione, dopo più di trent'anni di carriera, il leggendario Fire e sono riusciti a far dimenticare anche il bicilindrico Twinair. Il sistema mild hybrid sfrutta un motogeneratore a cinghia, che in rilascio immagazzina energia (in una batteria al litio da 0,13 kWh, della Samsung), per poi fornirla al motore in fase di accelerazione. In altre parole, si può contare su un boost di 3,6 kW, che si traduce in un incremento di coppia non male, quantificabile in 15-20 Nm. Nulla che possa realmente schiacciare le vertebre al sedile, ma quanto serve per affrontare il ritmo del traffico. Tenendo presente che i 70 cavalli e, soprattutto, i 92 Nm a 3.500 giri non possono fare miracoli se si vuole riguadagnare velocità in fretta con la sesta inserita: in tal caso, meglio scalare un paio di marce.
Piuttosto che insistere con l'acceleratore, comunque, è meglio imparare a
sfruttare le raccomandazioni dell'indicatore di cambiata: sotto i 30
km/h, consiglia di mettere in folle, per far spegnere il motore e
massimizzare così il risparmio di carburante. Poi, basta premere il
pedale della frizione e il tre cilindri si riavvia in un amen, pronto a
ripartire. Guidando con accortezza e seguendo gli ammonimenti che
compaiono sul display del computer di bordo, le percorrenze si fanno
molto interessanti: 16,8 km/litro in media, 19,3 in statale e 15,5 in
autostrada. Numeri di tutto rispetto, che consentono un utilizzo di
respiro un po' più ampio rispetto al classico percorso casa-lavoro,
magari cittadino. Habitat in cui, quasi inutile ricordarlo, la piccola
Ypsilon passerà gran parte della sua vita. E nel quale si apprezzerà la
novità della telecamera posteriore, che aiuta – pur con una definizione
dell'immagine non eccellente, costretta in un monitor dalla diagonale
piuttosto modesta – a identificare eventuali ostacoli in fase di
manovra, oltre alla nota (e sempre molto utile) funzione City, che
alleggerisce sensibilmente lo sterzo da fermo e fino alle bassissime
velocità. Se infine la palette di colori esercitano ancora un certo
fascino, specie tra il pubblico femminile, il listino della Ypsilon
prevede altre numerose aggiunte: prendendo come esempio l'allestimento
Gold Plus della vettura del servizio, il climatizzatore automatico, il
regolatore di velocità, l'omologazione cinque posti con schienale
abbattibile separatamente e i vetri elettrici posteriori sono tutti da
ordinare come optional.
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