La cosiddetta revisione è un controllo periodico a cui devono essere sottoposti tutti i veicoli a motore e i rimorchi. Essa comprende una serie di verifiche, alcune delle quali effettuate visivamente dall’operatore altre con l’ausilio di specifiche attrezzature meccaniche ed elettroniche.
Tra i controlli che vengono svolti durante la revisione, vi sono quelli sui gas di scarico (con un opacimetro solo sui veicoli dotati di motore termico), la rumorosità (con un fonometro), l’integrità e l’efficienza dei dispositivi di illuminazione, l’integrità dei cristalli e degli specchietti retrovisori, il funzionamento del clacson, l’efficienza dell’impianto frenante, compreso il freno di stazionamento, rilevata su appositi rulli o piastre meccaniche, e molti altre verifiche (su pneumatici, cinture di sicurezza, tergicristallo, sterzo eccetera). Non rileva, ai fini della revisione, la presenza di piccole ammaccature sulla carrozzeria.
Quando
Per quanto riguarda le auto, i ciclomotori, i quadricicli leggeri, i motocicli, i quadricicli, gli autocarri fino a 3,5 tonnellate e gli autocaravan, la prima revisione va effettuata dopo quattro anni dall’immatricolazione, entro la fine del mese in cui è avvenuta l’immatricolazione (indicata sulla carta di circolazione). Per esempio, una vettura immatricolata il 16 giugno 2023 dovrà fare la prima revisione entro il 30 giugno 2027.
La revisione può essere effettuata in anticipo rispetto alla scadenza. Nulla vieta che, nell’esempio precedente, sia effettuata a maggio invece che a giugno o ancora prima (non esistono limiti all’anticipo).
Le revisioni successive alla prima devono essere effettuate ogni due anni, entro il mese in cui è stata effettuata quella precedente. Rispetto all’esempio citato, nel caso in cui la prima sia effettuata il 13 maggio 2027, la successiva andrà svolta entro il 31 maggio 2029 (anche se la vettura era stata immatricolata a giugno).
Anche per le revisioni successive alla prima, nulla vieta di anticiparla rispetto alla scadenza. Nell’esempio precedente, dunque, il controllo successivo potrà essere effettuato, per esempio, ad aprile 2031 o anche prima.
Con la revisione scaduta il veicolo non può circolare su strada. Tuttavia, se prima della scadenza dei termini si è prenotato un controllo alla Motorizzazione civile, la legge ammette la possibilità di circolare fino alla data della verifica avendo con sé prova dell’avvenuta prenotazione.
Se, invece, la prenotazione è effettuata dopo la scadenza, è possibile circolare solo il giorno previsto per la verifica e solo per recarsi al centro revisioni o alla Motorizzazione civile all’ora concordata, per la strada più breve, marciando con la massima prudenza e avendo con sé una prova dell’avvenuta prenotazione.
Per ricordarsi della scadenza si consiglia di registrarsi al Portale dell’automobilista, il sito internet (ma esiste anche una specifica app) del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in cui ogni cittadino può consultare, nella propria area riservata, tutte le informazioni relative alla patente, ai veicoli di sua proprietà e alle pratiche amministrative in corso. Il sistema avverte automaticamente e con congruo anticipo gli utenti registrati della scadenza della patente e delle revisioni.
Dove
La revisione può essere svolta in centri privati autorizzati dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Nella maggior parte di essi, enormemente aumentati negli ultimi anni grazie all’incremento delle tariffe e all’elevata redditività che il business dei controlli garantisce, non è obbligatorio prenotare. Se però si vuole essere certi di non aspettare più del necessario, può essere conveniente concordare preventivamente, per telefono o di persona, data e ora dell’appuntamento.
In teoria la revisione può essere effettuata anche nelle sedi provinciali della Motorizzazione civile. Tuttavia, la gravissima mancanza di personale nelle sedi territoriali del ministero delle Infrastrutture non può garantire un controllo in tempi brevi. Per sottoporre a revisione una vettura in Motorizzazione possono servire molti mesi.
Esito
La revisione è svolta mediante un collegamento telematico con il centro elaborazione dati della Motorizzazione civile e il suo esito è registrato in tempo reale sui server del ministero dei Trasporti. Quando la revisione è superata, viene stampato un tagliando autoadesivo su cui è riportata la targa del veicolo, la data in cui è stato effettuato il controllo, il suo esito e i km indicati sul contachilometri e rilevati dall’operatore. Questo tagliando è applicato sulla carta di circolazione. A chi presenta la vettura a revisione è rilasciato, a parte, anche un certificato di revisione in cui sono riportate le stesse informazioni.
Quando la revisione dà invece esito negativo, possono verificarsi due situazioni: “ripetere” o “sospeso”. Nel primo caso, meno grave, sul documento di circolazione viene apposto l’esito “ripetere”, seguito dal codice dell’anomalia riscontrata, da sanare entro un mese prima di sottoporre nuovamente il mezzo a revisione. Durante questo arco di tempo il mezzo può circolare a condizione che il difetto sia riparato e risulti da apposita documentazione.
Se, invece, il sistema rileva una anomalia più grave segnala “sospeso”. In questa situazione il mezzo è, appunto, sospeso dalla circolazione fino a una nuova revisione. È dunque necessario portare il veicolo in officina (spesso lo stesso centro revisioni) per il ripristino dell’anomalia e la successiva conclusione dell’operazione nell’arco della stessa giornata. In questa
Quanto costa
Il costo della revisione è stabilito per legge e non può essere diverso dalla cifra fissata dallo Stato. Con l’ultimo aumento delle tariffe deciso dal governo Conte bis a fine 2020 ed entrato in vigore l’1 novembre 2021, il controllo costa 54,95 euro + Iva, ossia 67,04 euro (in precedenza 45 euro + Iva, ossia 54,90 euro). A questa cifra bisogna aggiungere 10,20 euro di Diritti Motorizzazione e un corrispettivo per il versamento postale, di importo variabile in base al gestore dei pagamenti di cui si serve il centro revisioni. Nella maggior parte delle situazioni il controllo costa tra i 79 e gli 80 euro.
Il bonus revisioni
In occasione del maxi aumento del 22% varato dal governo Conte bis, il parlamento stanziò una piccola somma – pari ad appena 4 milioni di euro all’anno per ciascuno gli anni 2021-2023 - per compensare, in parte e per un numero limitato di cittadini (circa 400 mila all’anno sui circa 17 milioni di controlli effettuati ogni anno), la maggiore spesa decisa in quell’occasione. Questa iniziativa prevede il rimborso di 9,95 euro, versati dallo Stato direttamente sul conto corrente indicato dai contribuenti che si registrano sul portale www.bonusveicolisicuri.it. Il bonus 2023, l’ultimo, vale per le revisioni effettuate a partire dall’1 gennaio 2023 e possono chiederlo, fino a esaurimento della somma stanziata, i contribuenti che non lo hanno già chiesto e ottenuto su altri veicoli di proprietà negli anni scorsi.
Le sanzioni
La circolazione senza revisione (o con revisione scaduta) comporta una multa di 173 euro (121,10 con lo sconto) e la sospensione dalla circolazione (che viene annotata sulla carta di circolazione): in pratica il mezzo deve essere trasportato in un luogo di custodia indicato dal proprietario o da chi lo stava guidando al momento dell’accertamento della violazione e può circolare solo per recarsi alla revisione.
Se la violazione avviene in autostrada, oltre alla multa è previsto il fermo amministrativo fino al superamento della revisione.
Se il veicolo continua a circolare nonostante la sospensione dalla circolazione, la multa sale a 1.998 euro (1.398,60 con lo sconto) a cui si aggiunge il fermo del veicolo per 90 giorni.
Attenzione. Dato che un veicolo senza revisione non può circolare, la violazione di questa disposizione può avere gravi conseguenze in caso di incidente. Infatti, l’assicurazione, che comunque risarcirà il danno provocato a terzi dal conducente, potrebbe rivalersi nei confronti del contraente. Per questo motivo può essere conveniente acquistare, al momento della stipula di un contratto di assicurazione per la responsabilità civile, la rinuncia alla rivalsa (ammesso, ovviamente, che questa opzione sia disponibile).
La revisione straordinaria
La revisione di un singolo veicolo può essere disposta dalla Motorizzazione civile, su segnalazione delle forze di polizia, qualora vi siano dubbi sulla persistenza dei requisiti per circolare o in seguito a un incidente stradale.
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