Lunga 4 metri e 43 cm, la XC40 porta al debutto la piattaforma Cma (acronimo di Compact modular architecture) e ha una presenza su strada piuttosto importante. Il profilo del padiglione, che rimane piuttosto alto e a suo modo squadrato fino al lunotto, infatti, sembra amplificare proporzioni e volumi, conferendo all'abitacolo una certa imponenza. Di sicuro, la forma della carrozzeria favorisce l'abitabilità, soprattutto quella posteriore: in rapporto alle dimensioni, a bordo c'è spazio abbondante per tutte le esigenze. La capacità di carico di 436 litri rilevati dal nostro Centro Prove (un valore molto vicino al dichiarato 460), risulta fra i migliori nella categoria delle crossover premium di queste dimensioni. In più, le funzionalità del bagagliaio possono essere arricchite attingendo alla ricca lista di pacchetti opzionali, come il Versatility pro, che include: schienali del divano e poggiatesta abbattibili elettricamente, apertura automatica del portellone, presa da 12 V, reti di protezione e un ingegnoso sistema portaborse integrato nel piano di carico. In ogni caso, tasche, vani, cassetti e portaoggetti in generale non condizionano l'aspetto dell'abitacolo, che è raffinato, semplice ed elegante allo stesso tempo. A bordo tutto sembra ruotare attorno al grande display verticale da circa 9 pollici al centro della plancia. La soluzione di un unico schermo che gestisce diversi sistemi è molto pratica finché ci si limita a utilizzare quelle tre o quattro funzioni base, richiamate nella schermata principale; diventa più complessa e sempre meno compatibile con la guida nel momento in cui ci si addentra nelle numerose opzioni dei menu. Il sistema, comunque, si fa apprezzare per la rapidità della risposta agli input. L'altro schermo è quello della strumentazione digitale, con una diagonale da 12,3 pollici. Per l'impianto audio, infine, la Volvo si è affidata al marchio americano Harman Kardon (a richiesta), che ha sviluppato un sistema composto da tredici altoparlanti, tra cui due subwoofer.
Come va: quando le condizioni lo permettono, con la crossover scandinava ci si può anche divertire: le prestazioni sono abbastanza elevate, anche se il coinvolgimento è più legato alla risposta dello sterzo, assai pronto e progressivo, delle sospensioni, che svolgono un ottimo lavoro di assorbimento delle irregolarità del fondo stradale e, soprattutto, dell'ottimo cambio automatico a otto marce. Ma anche se la priorità è quella di spostarsi comodamente, questa sport utility non dovrebbe deludere nessuno: è molto silenziosa e anche il rumore di rotolamento viene piuttosto attutito, mentre qualche fruscio dalla zona degli specchi e dei montanti posteriori s'inizia ad avvertire nei dintorni delle andature autostradali. Alla fine la guida risulta facile e rilassata. Infine, l'impianto frenante garantisce spazi d'arresto abbastanza contenuti in tutte
le situazioni, con un lieve calo di efficienza sui fondi differenziati a bassa aderenza.
Pregi: la qualità della vita a bordo resta il suo punto di forza, così come la sicurezza, come da tradizione della Casa svedese.
Difetti: la frenata è migliorabile, fondamentalmente per la resistenza all'affaticamento.