Da anni, Quattroruote Next è ormai l'appuntamento che Quattroruote organizza per fare il punto sul presente e sul futuro dell'auto. Quest'anno, in particolare, l'evento cade in un periodo di grandi difficoltà per l'industria europea e quindi le soluzioni prospettate hanno ancor più valore rispetto al passato. Ripercorriamo quindi la giornata, dando spazio a tutti gli interventi.
Credibilità e fiducia
L'appuntamento è stato aperto da Sofia Bordone, Ceo di Editoriale Domus: “La vostra presenza testimonia non solo il forte legame che ci unisce, ma anche la fiducia e la credibilità che la nostra azienda ha saputo creare e accrescere nel tempo", ha esordito il nostro amministratore delegato rivolgendosi alla platea. "Questo rapporto di fiducia ci sprona ogni giorno a guardare avanti con determinazione e senso di responsabilità. Siamo fieri delle nostre radici e consapevoli di ciò che abbiamo costruito, ma al tempo stesso guardiamo con entusiasmo al futuro, mantenendo vivo quello spirito di ricerca e innovazione che ci ha sempre contraddistinti”. Bordone ha poi ricordato la recente nomina di Alessandro Lago, direttore responsabile di Quattroruote dallo scorso settembre.
 
			
La transizone green si scontra con la realtà
Successivamente, è salito sul palco il nostro direttore editoriale, Gian Luca Pellegrini, che è tornato a sottolineare “il cambiamento profondo, forse irreversibile, nel modo in cui l’Europa guarda alla transizione ecologica e alla propria politica industriale. Nel corso di un solo anno, la promessa di una rivoluzione verde in grado di rilanciare l’industria europea si è scontrata con la realtà di una filiera disarticolata, di una domanda incerta, e di una dipendenza sempre più marcata da paesi extraeuropei, in primo luogo la Cina", ha osservato Pellegrini. "Oggi, per la prima volta dopo decenni, l’industria dell’auto europea non è più la metrica del progresso, ma il campo di misura della sua crisi. Una crisi che non riguarda soltanto le tecnologie, i mercati o le strategie, ma l’idea stessa di modernità che, per quasi un secolo, abbiamo costruito attorno all’automobile e che oggi appare fragile, esposta, contraddetta. In questo contesto, le grida d’allarme lanciate da Quattroruote negli ultimi anni - spesso fraintese come espressione di resistenza al cambiamento - si sono rivelate, al contrario, un tentativo lucido e documentato di difendere la capacità competitiva dell’Europa".
La sicurezza sempre in primo piano
Pellegrini ha voluto sottolineare anche un altro "pilastro" di Quattroruote, l'impegno per la sicurezza stradale e le diverse campagne di sensibilizzazione lanciate negli ultimi anni, tra cui Stop Cellular. Per parlarne, è stato invitato sul palco Santo Puccia, direttore del Servizio Polizia Stradale, mentre l’Associazione Fraternità della Strada (fondata 60 anni fa per volontà di Padre Eligio e di diversi imprenditori, tra cui Gianni Mazzocchi) è stata premiata per l'impegno in tutti questi anni.
 
			
"Per l'auto e chi la guida"
La parola è passata poi al nostro direttore, che ha ribadito la sua visione per il futuro della testata, già delineata nel suo primo editoriale: “Non saremo neutrali, ma ‘per’: per l’automobile, per chi la guida, per chi la costruisce, per chi vuole capirla in un mondo che non ascolta più", ha spiegato Alessandro Lago. "E, soprattutto, per chi vorrà tornare a viverla dal vivo, perché solo ciò che si vive davvero può essere compreso fino in fondo”.
 
			
Stella Li e l'ascesa cinese
La prima protagonista dell'evento è stata Stella Li, executive vice president di BYD. Intervistata da Pellegrini, la dirigente cinese ha fornito uno sguardo sul futuro dell'auto, ponendo l'attenzione sull'elettrificazione. Chiaro il messaggio: L'elettrico è il futuro, le plug-in sostenibili nel lungo termine. Tutto il resto sarà marginale"
 
			
Crisi e prospettive
Dopo di che è salito sul palco Dario Duse, EMEA Automotive Practice Leader e Italian Country Head della società di consulenza AlixPartners. Il suo intervento è stato incentrato sulle prospettive di mercato e, soprattutto, sull'ascesa della Cina e sulle ricette per contrastare il suo assalto.
 
			
Il ruolo del design
Tra le "armi" per affrontare l'ascesa del Dragone non può non essere annoverato il design, tradizionale punto di forza dei costruttori europei. Ne ha parlato Massimo Frascella, Chief Creative Officer di Audi, con un intervento concentrato sulla Concept C.
 
			
La creatività per rinascere
Design è sinonimo di creatività, un'altra arma a disposizione degli europei per ritrovare la strada del successo. Il tema è stato discusso in uno specifico panel da Giuseppe Bonollo (Pininfarina), Antonio Casu (Italdesign) e Paolo Dellachà (Automobili Pininfarina).
 
			
Innovazione e collaborazione
Poi è toccato a Bosch illustrare la sua ricetta contro la crisi. Sul palco è salito Johannes-Joerg Rueger, amministratore delegato della divisione Engineering, che ha incentrato il suo intervento sulle ricette per affrontare l'attuale crisi del settore.
 
			
Il made in Italy e la frenata sull'elettrico
Dopo il manager della multinazionale tedesca, parola a Santo Ficili, amministratore delegato di Alfa Romeo e direttore operativo della Maserati. Intervistato da Lago, Ficili ha sottolineato l'importanza del ‘made in Italy’ per i due marchi e spiegato i perché della frenata sull'elettrico.
 
			
Il futuro tecnologico
A Ficili è seguito un altro panel, che ha visto la partecipazione di Piero Misani, Cto della Pirelli, Pierpaolo Antonioli, Ceo di Dumarey (azienda attiva nello sviluppo e nella produzione di sistemi di propulsione) e Bruno Vianello, presidente e fondatore di Texa (leader mondiale di strumenti di diagnostica). A loro è toccato il compito di affrontare, soprattutto, la questione dell'impatto dell'intelligenza artificiale e la concorrenza asiatica.
 
			
Le infrastrutture per l'elettrico
Ficili ha affontato anche il tema delle infrastrutture per la ricarica delle auto elettriche, su cui è intervenuto con maggiori dettagli Fabio Pressi, Ceo di A2A E-Mobility e presidente dell'associazione Motus-E.
 
			
Qualità e sostenibilità
Sul palco è salito poi Enrico Loccioni, presidente e fondatore dell'omonima azienda attiva nei sistemi automatici di misura e controllo per l’industria, che ha affrontato il tema della qualità e della sostenibilità applicate allo sviluppo dei nuovi componenti digitali per la mobilità.
 
			
La mobilità urbana
Infine, non poteva mancare uno spazio dedicato ai nuovi trend della mobilità, in particolare in ambito urbano. Wim Ouboter, founder & ceo di Microlino, e Asaf Formoza, amministratore delegato di City Transformer, hanno partecipato a un panel dedicato a uno dei segmenti di mercato in maggior crescita, quello delle microcar. Allargando il discorso alla chiacchieratissima E-Car europea.
I saluti dell'Editore
Infine, l'edizione 2025 di Quattroruote Next è stata chiusa dai saluti di Giovanna Mazzocchi, presidente di Editoriale Domus. Oltre a dare appuntamento all'anno prossimo, Mazzocchi ha ricordato il recente lancio del Circolo dell'Automobile, un progetto che punta a esaltare la passione per le quattro ruote.
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