La Classe C 220 CDI Elegance che abbiamo provato è una "classica-berlina-quattro-porte-argento-metallizzato". Rassicurante come il discorso presidenziale di fine anno, immortale come un tailleur di Armani: Elegance non è solo un allestimento, ma uno stile di vita, l'espressione automobilistica del partito dei conservatori. Quelli che la Stella la vogliono vedere lì, sul cofano, tangibile come l'incrollabile certezza che Mercedes sia sinonimo di affidabilità, comodità, sicurezza.

Per cominciare, la C 200 CDI è una macchina facile da capire, interpretare e imparare a usare. Scegliendola così, pressoché nuda e cruda, con appena un paio di accessori giusti (il cambio automatico e i sensori di parcheggio davanti e dietro, per intenderci), prende subito il sapore di una piccola ammiraglia discreta e invisibile. Nell'ambito della sua categoria non c'è storia: sulla Mercedes C 220 CDI Elegance si viaggia benissimo. Non c'è bisogno di passare una giornata intera in macchina per accorgersene: l'insonorizzazione, le sospensioni raffinate, l'impianto di climatizzazione, i comandi fluidi o la possibilità di regolare finemente il proprio sedile, tutto concorre concretamente a definire la qualità della vita a bordo.

Se sull'affidabilità non c'è ancora niente da dire, si possono spendere molte parole parlando di sicurezza. Sulla Classe C debutta il sistema Pre-Safe, visto prima sulla Classe S, poi sulla Classe E: un pacchetto di misure di sicurezza preventive, come il pretensionamento delle cinture per bloccare i passeggeri anteriori oppure la chiusura del tetto apribile e dei finestrini laterali.

Il Pre-Safe è a richiesta e costa circa 400 euro: considerata l'efficacia del dispositivo, non è il caso di rinunciarvi, soprattutto perché si integra con gli altri sistemi di sicurezza proposti di serie. Come l'Esp, l'assistente alla frenata d'emergenza o i sette airbag (contando anche quello per le ginocchia), oppure come l'Adaptive Brake, che migliora l'efficienza dell?impianto e gli appoggiatesta attivi Neck-Pro. Inoltre Mercedes ha esteso anche alla C l'Intelligent Light System, che, in combinazione con i fari bixeno, offrono cinque modalità di illuminazione, a seconda delle condizioni meteorologiche o del tipo di strada (viabilità normale, luci autostradali, luci di svolta, fari direzionali attivi e fendinebbia allargati).

La C 220 CDI Elegance non è una piuma, anzi. Coi suoi 1704 kg si classifica tra le più pesanti berline della categoria. Fatto che costringe il quattro cilindri di 2148 cm³ a fare gli straordinari, con le prevedibili ripercussioni sul consumo, più alto di quello delle concorrenti. In effetti, il turbodiesel common rail è stato rinvigorito da una serie di interventi che hanno consentito di toccare i 170 cavalli e di portare la coppia massima a 400 Nm a 2000 giri.

L'opportuna presenza del cambio automatico (che, tra parentesi, va abbastanza bene, ma ha solo cinque marce) conferisce alla berlina tedesca una vivacità più che sufficiente per muoversi con scioltezza nel traffico: sorpassi, riprese, spunti e accelerazioni sembrano non costare fatica. E i rilievi cronometrici non sono molto distanti dai dati dichiarati dalla Casa.