Con due porte e parecchio spazio in più, la nuova Ypsilon entra di diritto fra le auto multiuso. Nello stile e nelle ambizioni è diventata una sorta di mini Delta: il che, naturalmente, non poteva non influire sul prezzo.

Caratteristiche. Il look è da coupé, molto personale. All'interno, i sedili, grandi e accoglienti, si regolano in altezza e avanti/indietro (al contrario del volante, che va solo su e giù) e hanno un valido supporto per la schiena, mentre la strumentazione è al centro, com?è tradizione per la Ypsilon. Discutibile la posizione prevista per il navigatore, fissato sul montante sinistro: toglie un po? di visibilità e obbliga il a spostare lo sguardo a sinistra. Tra le opzioni più curiose ci sarebbe il sistema di parcheggio automatico, assente sull?esemplare di prova e, tra le molte novità, c?è la scomparsa del tappo del carburante, ora integrato nello sportellino. Il divanetto posteriore è sostanzialmente comodo per due, anche se ? a richiesta ? è possibile disporre di una cintura e di un poggiatesta supplementari. Lo spazio per le gambe di chi sta dietro è più che sufficiente, anche se chi siede davanti è alto. Bisogna sottolineare, però, che il divanetto ha una seduta "corta", di soli 45 centimetri di profondità: meno di una Panda.

Prestazioni. La piccola Lancia ha staccato un egregio 11 secondi da 0 a 100 e sfoggiato una ripresa di tutto rispetto anche in quinta. Al momento dei test di frenata, però, qualcosa non ha quadrato. Nelle prove sull?asciutto non si sono registrati spazi da record, ma nemmeno troppo lunghi. Alla Ypsilon non è piaciuto, invece, il nostro test bagnato-ghiaccio, dove è andata lunga, anzi lunghissima, sin quasi a uscire dal tracciato di 150 metri. I costruttori conoscono bene questo problema e possono tarare l?Abs in due modi: o gli dicono "frena!", rischiando una sbandata da contrastare velocemente, oppure gli dicono "vacci piano" (come sulla Ypsilon) privilegiando la tenuta, a scapito di spazi d?arresto più contenuti.

Confort. La piccola Lancia ha una risposta rassicurante nella guida, istintiva, ma non addormentata. In città, utilizzando la funzione City, il volante è una piuma e il parcheggio un gioco da ragazzi. A velocità più sostenute non ci sono reazioni o eccessi di leggerezza, anche se nella guida allegra si percepisce un notevole beccheggio. Le sospensioni morbide conservano i loro vantaggi e, nell?insieme, la sensazione è di viaggiare in poltrona. L?apprezzabile fenomeno è rafforzato dall?ottimo lavoro d?insonorizzazione del motore. Solo in autostrada si sente un po' di più il rotolamento delle gomme.