L'onda lunga dell?Insignia e dell?Astra è arrivata anche alla Zafira Tourer. Certo, parliamo di tutt?altro genere di auto, ma l?effetto c?è e si vede, sul design, sull?immagine e, in fondo, sull?aria che si respira a bordo di questa Opel. Che, come certe sue rivali, ha sfatato più di un tabù. Bene, ora salite con noi a bordo della versione in prova in allestimento Cosmo, dotata del 2.0 litri CDTI da 165 CV abbinato al cambio manuale.

Caratteristiche. Potrà piacere o meno, però la linea è tutt?altro che banale, anche se, rispetto alla serie precedente, ha guadagnato ben 19 centimetri in lunghezza (per un totale di 4,66 metri) e 13 in larghezza. Per quanto riguarda il posto di guida, la rinnovata Zafira si fa apprezzare, perché si sta seduti abbastanza in alto (volendo, anche molto), ma si sente ancora un po? il sapore della berlina: il volante è poco inclinato, la visibilità in avanti molto migliorata e le regolazioni sono tutte ampie. Il cambio, un po? rialzato, è ben posizionato, come in genere lo sono i comandi: quelli della console sono un po? troppo concentrati, come già visto su altre Opel, mentre non è troppo complicato, ma nemmeno particolarmente intuitivo, il sistema a rotella che gestisce il navigatore. Davanti alla leva del cambio, infine, si trovano le prese multimediali.

Interni L?abitacolo a tinte calde è accogliente e trasmette una buona sensazione di qualità. Belle, poi, le luci d?ambiente rosse, inserite nei pannelli porta e sul tunnel. Tra le voci positive, comandi e rivestimenti; gli appunti riguardano invece certe plastiche e sportellini della parte inferiore. A farla da padrone, comunque, è lo spazio: sulla nuova Zafira ce n?è tanto, ben sfruttabile, anche con numerosi vani e cassettini. I suoi sette posti (la configurazione a cinque comporta una riduzione di prezzo di 250 euro) sono suddivisi nelle classiche tre file. Lo spazio è notevole davanti, ma pure sulla seconda fila si sta comodi, grazie alla possibilità di far scorrere a piacimento le tre poltroncine. Nell'ultima fila, invece, possono accomodarsi più che altro due ragazzini o persone non troppo alte per spostamenti brevi e per gli adulti non è poi così agevole uscire. Escludendo la configurazione a sette posti, che lascia soltanto 137 litri utili, con cinque persone a bordo il volume rilevato sale a 467 litri, ben calibrati per un viaggio. Inoltre, è possibile abbattere un solo sedile della fila centrale o anche tutti e tre, per ricavare un piano di carico abbastanza lungo e livellato. Unica limitazione: i sedili centrali non sono asportabili. Di serie è previsto un kit di riparazione, ma l?esemplare in prova è dotato di ruotino di scorta da 17 pollici, montato all?esterno, sotto al pianale.

Prestazioni. Sono più brillanti di quel che si possa pensare. Se ai 165 CV si abbina una coppia molto corposa, disponibile sin dai regimi più bassi, ecco che si può marciare in scioltezza, come se i 19 quintali della Zafira fossero molti meno. Al di là dello 0-100 "risolto" in 9,5 secondi, a dar sicurezza è la sensazione di ?avercene? sempre, anche a pieno carico o in salita. Si può riprendere in quinta da poco più di 1.000 giri senza problemi, grazie alla regolarità del 2.0 CDTI, che risponde bene anche sottocoppia. In media si percorrono quasi 13 km al litro, mica male se consideriamo massa e categoria. Persino in città, dove pure non dovrebbe brillare, la Zafira Tourer supera i 12 km/l, con l?aiuto dello Start&Stop. In autostrada la percorrenza sale, anche se non di molto (13,1 km/l), per via dell?abbondante sezione frontale e con i 58 litri del pieno si coprono circa 760 km. Ben equilibrata, sicura, facile e intuitiva da guidare e, grazie a telaio e sospensioni dell?Insignia e dell?Astra, offre anche un feeling di guida molto gradevole. Lo sterzo risponde ai comandi senza grossi ritardi, anche quando bisogna correggere un errore di guida, mentre i cerchi da 18 pollici, con pneumatici barra 45, assicurano un?ottima tenuta e non penalizzano il confort.

Come va. La conferma della bontà della Zafira arriva dai risultati dei nostri test in pista: comportamento sano, nessuna pecca particolare e un Esp che interviene quando serve, senza penalizzare più di tanto la guida. Insomma, la monovolume Opel non è fatta solo per macinare strada. Sull?esemplare è montato il classico cambio manuale a sei marce dagli innesti piuttosto rapidi, ma col neo, non da poco, della frizione pesante. Chi non gradisse, può optare per l?automatico a sei marce (1.500 euro): forse la scelta più giusta per la Zafira. Il motore si fa sentire un po? troppo a freddo, mentre ai regimi medio-bassi affiora il classico ticchettio da diesel. Poi, in velocità, la meccanica risulta meglio isolata. E, infatti, in viaggio il confort non è male, con un mix di rumorosità che può creare un po? di disagio solo se ci si spinge al di sopra delle velocità consentite. Buono, nel complesso, il lavoro delle sospensioni: si segnala soltanto una modesta sofferenza sulle irregolarità secche, in particolare al retrotreno.