F-type coupé
Come va. Quanto a performance e handling, alla F-Type non manca nulla. Con il Model Year 21 è stato messo da parte il V6 di tre litri: oggi rimangono il 2.0 da 300 cavalli, che la rende la rivale perfetta della Porsche Boxster, e l'otto cilindri di ben cinque litri. Il quale, per colmare l'uscita di scena dei 340 (o 380) cavalli del V6, si offre in una nuova versione, per così dire, depotenziata: da 550 cavalli si scende a 450, con il top da 575 che rimane saldo al suo posto. Quest'ultimo può arrivare a infastidire oggetti del calibro di una Aston Martin Vantage o di una Mercedes-AMG GT, mentre per la Spider il territorio di caccia preferito è quello della Porsche 911 Cabriolet. Riguardo al motore da scegliere, meglio puntare sul più potente che ci si può permettere. La distanza tra le due, infatti, è altrettanto ampia in termini di prezzo e di performance, perché questo cinque litri spinge davvero forte. Non bastasse la cilindrata (che di suo è un buon inizio), a donargli pienezza e vigore ci pensa il compressore volumetrico, che già ai bassi regimi pompa aria nei cilindri e lo rende reattivo e macho. Al di là di dispensare a piene mani divertimento di guida, la cosa davvero bella dell'F-Type, anzi quasi unica, è la sua ambigua capacità di essere, di volta in volta, una granturismo o una sportiva di razza. Godibilissima per tutti e su tutte le strade fino alle andature medio-alte, se ci sai fare con il volante ti convinci che lei, il meglio, lo dà su percorsi con curve numerose e non troppo strette. In quelle situazioni, tira fuori tutta l'euforia di cui è capace e la sensazione. Con il minor peso del V6 d'antan, la lievità nel gestire le traiettorie e l'immediatezza nel cambiare corsia erano a livelli ancora più alti, ma si tratta di sfumature. Il V8 ripaga con il suo vigore, mentre le note allo scarico, a mano a mano che ci si avvicina alla zona rossa, diventano brutali e quasi ringhiose. La spinta vigorosa e piena si riversa sul differenziale posteriore, un autobloccante a controllo elettronico che regala al retrotreno una grande libertà: allarghi le traiettorie di quel che serve per alleviare il compito delle ruote anteriori e l'elettronica che lo governa evita che il retrotreno diventi intemperante, anche se tu, intemperante, lo sei con il gas. A unire motore e differenziale, l'universale cambio a otto rapporti ZF, che pure qui fa il suo lavoro alla grande: arriva al momento giusto e snocciola le marce con una velocità che non fa rimpiangere un doppia frizione. L'assetto a controllo elettronico unisce le ragioni dell'handling con quelle del confort: i miracoli non esistono e, visto che modifica la risposta degli ammortizzatori, ma non quella delle molle d'acciaio, finisce che le ondulazioni della strada un po' le senti. Ma va bene così: di sicuro non rinunceresti a nulla delle qualità stradali della F-Type. Se poi, alle volte, ti ritrovi a desiderarla ancor più veloce e reattiva di quel che è, non è una critica. Semmai, una dichiarazione d'amore.
Pregi. Il cinque litri ha carattere e ama esibirlo. A cominciare dall'acustica. Handling appagante ed efficace. Guidarla è piacere vero e puro.
Difetti. Multimedia: non ha la duttilità e la facilità d'uso che appartiene ai migliori concorrenti. Bagagliaio piccolo, ma non è la capacità di carico quello che si chiede a una F-Type.