
LBX
Con la LBX la Lexus entra nell’affollato segmento delle B-Suv, con un modello di lusso basato sulla piattaforma Ga-B, la stessa della Toyota Yaris Cross, rispetto alla quale guadagna qualche centimetro nel passo e nell’ampiezza delle carreggiate: il risultato è un’auto molto personale ed equilibrata, non riconducibile alla sorella da cui deriva. Molto curato l’abitacolo, sia sotto il profilo del confort che della scelta dei materiali, con uno stile elegante ma al tempo stesso high tech. La strumentazione digitale dietro il volante è da 12,3”, leggibile e personalizzabile, mentre l’infotainment ha un display da 9,8”, una grafica intuitiva, il navigatore e il supporto per Android Auto e Apple CarPlay (quest’ultimo anche wireless). Solo discreto lo spazio a bordo, dove chi siede dietro è leggermente sacrificato. Il bagagliaio ha discreta capienza di 319 litri misurati dal Centro prove, ma non è dei più pratici: c’è un gradino tra pianale e ingresso, e anche quando si abbassano i sedili.
Come va. L’unico powertrain disponibile è il tre cilindri di 1.5 litri accoppiato a un motore elettrico da 94 CV, con cambio automatico e-Cvt. La trazione integrale è ottenuta da un secondo motore elettrico da 4,7 kW sull’asse posteriore. Come sulla Yaris Cross, anche in questo caso l’obiettivo è la fluidità di marcia, e non le performance brucianti, ma la LBX è agile quanto basta, e permette sorpassi in tranquillità. Il suo punto di forza è l’efficienza nel traffico cittadino, dove la percorrenza media è di 25 km con un litro di benzina (20,2 di media rilevata dal Centro prove). Le reazioni della B-Suv giapponese sono quindi sempre ben misurate, con una tendenza al sovrasterzo, e tenute sotto controllo dall’elettronica. L’impianto frenante mostra qualche incertezza durante l’uso prolungato, e nei fondi con aderenza differenziata. Di serie per tutta la gamma il pacchetto Lexus Safety System+ che comprende il Pre Crash Safety, il cruise control adattivo, il riconoscimento della segnaletica e l’assistente al mantenimento della corsia, che rendono possibile la guida assistita di livello 2.