Con l'ultimo restyling ha ricevuto una rinfrescata leggera alla carrozzeria, un'importante evoluzione degli interni e in gamma si sono aggiunte le versioni plug-in hybrid e la sportiva SV Autobiography Dynamic. I nuovi gruppi ottici sono proposti in quattro varianti: Premium, Matrix, Pixel e Pixel Laser. Il primo adotta 24 Led, il secondo 52, il terzo sale a 142, mentre la versione Pixel Laser aggiunge quattro diodi laser per illuminare a distanze superiori ai 500 metri. Nell'abitacolo spicca la plancia aggiornata con il  Touch Pro Duo, che si avvale del secondo display da 10" nella sezione inferiore della plancia, secondo lo schema già visto sulla Range Sport e sulla Velar: sostituisce molti comandi fisici e permette anche di gestire alcune delle funzioni dell'infotainment. A richiesta si può scegliere tra sistemi audio con potenze di 380, 825 o 1700 Watt, dotati, rispettivamente, di 13, 19 o 29 diffusori. Fra le chicche, infine, spiccano il comando gestuale delle tendine parasole, lo ionizzatore integrato nel climatizzatore e l'Activity Key per l'apertura e la chiusura delle serrature, con il braccialetto dedicato alle attività sportive.
Come va. confort al top, con i sedili anteriori con funzione massaggio, climatizzati (il riscaldamento è stato esteso anche ai braccioli) e con 24 regolazioni elettriche. La novità principale della gamma è la variante PHEV, equipaggiata con il 2.0 turbobenzina da 300 CV, abbinato al motore elettrico da 85 kW integrato nel cambio automatico a otto marce. Le sospensioni ad aria sono pronte a isolare da tutte le imperfezioni dell’asfalto e per esaltare l'insonorizzazione sono stati adottati nuovi cristalli acustici da sei millimetri. Non ha velleità sportive né per le qualità dello sterzo né per l’assetto, ma in fondo l'obiettivo di ogni Range Rover è incedere maestosa tanto sull’asfalto quanto sul fango, anche grazie alle doti del noto Terrain Response.