Defender 3p
Come va. Cominciamo con l'altezza da terra, essenziale per evitare di "spanciare" e restare con le ruote all'aria. Sotto questo punto di vista, la Defender è ben attrezzata, a patto di aver optato per le sospensioni pneumatiche. In posizione off-road, elevano l'altezza da terra a 291 millimetri, ma è possibile salire di ulteriori 70 mm per brevi tratti (perché gli ammortizzatori s'irrigidiscono molto) e avere così la possibilità di contare su tutte e quattro le ruote ben piantate a terra. Questo, assieme al raffinato lavoro dell'elettronica, permette di uscire da situazioni difficili, considerate anche la massa importante (quasi 25 quintali in ordine di marcia) e le ruote di larga sezione. Sulla nostra pista di off-road, la Defender 90 ha ribadito quanto riscontrato con la 110: la scocca portante di alluminio e le sospensioni indipendenti non hanno affatto offuscato le sue capacità in fuoristrada, fra le più elevate della categoria grazie ad angoli caratteristici straordinari, a una notevole escursione delle sospensioni e a una trazione integrale a gestione elettronica efficace su qualsiasi tipo di terreno. E rispetto alla vecchia Defender? Alza di più le ruote, perché il ponte rigido consentiva maggiori escursioni, ma in ogni caso riesce ad andare pressoché dappertutto. Con la differenza che, su strada, la nuova Defender è un altro mondo. Lo sterzo è uno dei protagonisti del cambiamento: non ci sono quel vuoto al centro, quell'eccessiva demoltiplicazione e quelle reazioni vaghe tipiche delle fuoristrada dure e pure. È un comando progressivo, sufficientemente rapido e pronto, che trasmette la sensazione di guidare un'auto tradizionale. La rigidità torsionale della scocca e le geometrie delle sospensioni (quadrilatero alto davanti, multilink a quattro leve e mezzo dietro) completano il quadro. In termini di puro handling, insomma, non c'è paragone che tenga con il vecchio modello. Quanto ai motori, la scelta è tra il V8 5 litri benzina e i più abbordabili sei cilindri in linea turbodiesel con sistema ibrido. Abbiamo provato quello intermedio, da 249 CV: silenzioso, privo di vibrazioni, pastoso, con 570 Nm di coppia a 1.250 giri. È capace di spostare la massa della Defender senza sforzo apparente (8 secondi netti sullo 0-100 km/h), ma quello che si apprezza di più è la sua elasticità, che consente di viaggiare con un filo di gas e, all'occorrenza, effettuare un sorpasso o scavalcare una roccia senza patemi. Il turbodiesel, tra l'altro, è abbinato all’automatico ZF a otto rapporti (in questo caso con riduttore), che svolge sempre in maniera egregia il suo dovere.
Pregi. Doti in off-road non limitate dallo schema a scocca portante e sospensioni indipendenti. Confort quasi da Range.
Difetti. Bagagliaio ridotto di parecchio rispetto alla cinque porte. Molti accessori a pagamento, soluzioni tecniche comprese. E così il listino sale molto.
Defender 5p
Come va. Su strada, la Defender si muove bene, molto meglio di quanto si possa immaginare. Abbiamo provato la versione 2.0 Si4 PHEV, con il quattro cilindri abbinato al sistema ibrido. Il confort è di alto livello, davvero di un altro pianeta rispetto al passato. Di rumore nell'abitacolo ne filtra molto poco (anche di natura aerodinamica, nonostante il corpo vettura non sia certo disegnato dal vento), mentre le sospensioni ad aria assorbono ogni sconnessione. La guida è piacevole, rilassata grazie anche a uno sterzo demoltiplicato il giusto, ma sufficientemente preciso e dalla buona progressione. Nella guida normale, massa e dimensioni non disturbano più di tanto, anche se finiscono per farsi sentire quando si richiedono manovre azzardate, come quelle che si è costretti a fare in situazioni d'emergenza. L'Esp, allora, prende in mano la faccenda e, con una solerzia e una decisione che a volte è fin troppa, rimette subito a posto le cose. Una presenza costante, che a tratti finisce per interferire con le richieste del pilota, ma che è solo meritoria. Anche se si deciderà di abbandonare l'asfalto per avventurarsi in off-road, il guidatore di media esperienza ringrazierà sempre gli angeli custodi elettronici, i quali gli permetteranno di risolvere situazioni che probabilmente non avrebbe mai immaginato di poter affrontare. C'è un programma elettronico per ogni genere di cimento: selezionando il setup corretto e seguendo le istruzioni che compaiono sullo schermo centrale, affrontare il fuoristrada duro e puro diventa un gioco da ragazzi, o quasi. Pendenze di ogni tipo, discese mozzafiato, sassi, pietroni: nulla è impossibile. Persino guadare con la massima padronanza un fiume vero e proprio. È l'ennesima dimostrazione che l'anima e lo spirito della Defender restano quelli di sempre: sono stati semplicemente aggiornati al mondo digitale e rivisti per affrontare il terzo millennio.
Pregi. Qualità off-road di altissimo livello unita alla capacità di muoversi bene anche su strada. Grazie a un confort da Range, sa calarsi senza problemi nella parte della grande routière.
Difetti. Consumi alti, conseguenza di massa, dimensioni, aerodinamica, trazione integrale. Dotazioni da completare attingendo agli optional. E il conto finisce per lievitare.