Dopo l’uscita di scena nel 2016, la Defender è tornata tre anni più tardi con un modello nuovo: stile vintage ma moderno, scocca portante in alluminio e tanta tecnologia, dentro l’abitacolo e sotto il cofano. Tre le varianti di carrozzeria: la 90 a tre porte e le 110 e 130 a cinque e sette posti. Il posto guida è alto e dominante, con tanti angoli bui, a cui vengono incontro sensori e telecamere. L’estetica minimal della plancia esalta funzionalità e praticità, ma l’abitacolo è tutt’altro che spartano: altissima la qualità per materiali, assemblaggi e finiture. L’infotainment Pivi Pro da 10” è di serie dall’allestimento SE, ma sulla HSE c’è quello più grande da 11,4”. Per tutta la gamma è prevista la strumentazione digitale con display da 12,3”. Lo spazio a bordo è sempre abbondante per chi siede davanti, mentre l’abitabilità posteriore varia notevolmente in base alla carrozzeria, così come lo spazio per i bagagli: la versione 90 a passo corto offre una capacità misurata dal Centro prove di 189 litri. La versione 110 a passo lungo mette a disposizione 450 litri, ma il vano non ha una forma regolare. Scomodo, in tutti i casi, il portellone incernierato sulla destra.
Come va. La gamma attuale offre il V8 benzina con compressore volumetrico e potenze tra i 426 e i 525 CV, l’ibrido plug-in da 404 CV o il diesel 6 cilindri 3.0 mild hybrid da 200, 249 o 301 CV. Il tre litri a gasolio ha coppia e potenza adatti alla mole dell’auto, sia in accelerazione che in ripresa, e ha un funzionamento lineare e silenzioso. La scocca portante e le sospensioni indipendenti ne fanno un’auto dalle eccellenti doti fuoristradistiche, che si accompagnano a una maggiore scioltezza sull’asfalto. La percorrenza media rilevata dal Centro prove è di 10,3 km/l. Buono anche l’impianto frenante, che garantisce spazi di arresto ridotti e ottima resistenza alla fatica. La dotazione di Adas è limitata a quelli obbligatori per legge sulla versione base; la guida assistita di livello 2 è disponibile su richiesta o sulla versione top di gamma X.